La seconda parte dell’articolo del Conte dedicato alla memoria del grande albergatore Antonio “Tonino” Batani.
Continua da: Batani, vecchia Romagna (Prima parte)
“Sono innamorato di Milano Marittima” così Batani chiudeva l’intervista sul N.7 di “Milano Marittima Life” dove si era limitato a parlare di lavoro. Mentre per il 99% degli intervistati (una cinquantina su 15 numeri) la rubrica è solo l’occasione per mettersi in mostra e, soprattutto, per spacciarsi per gente di Milano Marittima (è la prima cosa che dicono) quando nessuno lo è! Del resto per supplire alla mancanza di una pagina umoristica, qualcosa su cui ridere devono pur mettercelo!
Nell’intervista Batani menziona la clientela “di alto profilo” della nostra vecchia Milano Marittima, ed è verissimo. Oltre all’alto potere di spesa c’era l’alto potere socio-culturale, nomi da Almanacco di Ghota e da CDA delle grandi industrie.
Oggi i “vip” di Milano Marittima sono nei giornali di gossip e negli album di figurine dei calciatori. La notizia che i figli vogliono creare un nuovo grande albergo (riattare il Lido) mi fa piacere due volte, dato che gran parte di quell’hotel fu fatto grazie alla vendita di tre poderi della sorella del mio bisnonno, la baronessa Maria Ligresti (1883-1925). Tra l’altro è pure dietro casa mia e, la butto sfacciatamente li, non mi dispiacerebbe essere invitato all’inaugurazione!
Un altro aspetto fuori dal coro e lungimirante dei Batani, è l’essere cauti sul turismo russo, da molti visto come “salvifico”. Anni fa certi hotel di Milano Marittima si erano esaltati “Boom di richieste per le suite superlusso, per i russi qui è meglio della Versilia, cercano lusso e shopping” (Carlino 14.8.2013). Alla fine però leggevi di prezzi trattabili! Batani disse “I russi purtroppo aumentano, chi l’ha detto che il flusso dell’est porta ricchezza agli hotel?” (Corriere 5.10.2013) continuando a puntare sull’usato garantito “Ho sempre fiducia nei tedeschi” (Carlino 27.4.2015). Anche gli esperti avvisavano chiari “Vogliono soprattutto vacanze ricche non solo dal punto di vista del lusso, ma anche per qualità e varietà di attrattive, non amano le spiagge affollate, quindi disertano il mare” (Carlino 25.8.2013).
Noi, oltre a spiagge nazionalpopolari affollatissime, dove anche i bagni più “In” sono casinifici per ragazzotti urlanti e vomitanti, cos’abbiamo da offrire? Neanche le villone con grandi giardini e piscine, da loro tanto richieste (per motivi di privacy e sicurezza visto che hanno la fobia dei rapimenti), perché quelle fatte così, a Milano Marittima le hanno rase al suolo tutte per farci gli appartamenti pollaio col giardino misura zerbino, dove una sdraio ci va si e no!
Un anno dopo si iniziò a dar ragione a Batani guardando in faccia alla realtà “Si pensava fossero arrivati i nuovi Paperoni, qui arrivano solo i russi meno abbienti, quelli facoltosi sbarcano sull’altra costa” (Corriere 5.9.2014). Perché la residenza “fantasy” fa ridere, il turismo fantasy proprio no…
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi