Il Viale Matteotti non è stato la prima grande arteria di Milano Marittima però col tempo è diventata quella principale, sia dal punto di vista prettamente stradale, sia dal punto di vista commerciale-economico, quasi una “spina dorsale” della cittadina.

La sua realizzazione è stata divisa in due tratti, il primo era quello fra la Rotonda Primo Maggio e il Canalino, poi, nell’autunno del 1936, fu progettato il secondo, quello di 2313 metri fra il Canalino e il Canale della Cupa al confine con Lido di Savio e i terreni dei marchesi Travaglini-Diotallevi. Questo tratto fu inaugurato nel 1937 come Viale Arnaldo Mussolini (clicca qui per vedere il video dell’inaugurazione).

Viale Matteotti milano marittima
Una delle prime foto del Viale Matteotti

Per questo, cioè perché si chiamava Mussolini, c’è ancora chi lo confonde con il vicino Viale Nullo Baldini che all’epoca si chiamava Viale Dux e che fu progettato nel 1938 per essere inaugurato l’anno seguente, il 1939. Nel 1946 Viale Arnaldo Mussolini fu ribattezzato Viale Giacomo Matteotti. Nel 1934 il Comune di Cervia aveva ripreso alla società dei fondatori milanesi tutto il terreno fra il Canalino e il Canale della Cupa e, in previsione dello sviluppo di questa zona, urgeva realizzarvi una strada che collegasse non solo Milano Marittima al nord, ma su cui potessero affacciarsi le nuove ville e le nuove attività.

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Il 1934 coincide con la nascita di una delle primissime realtà, la Pensione Al Cacciatore della famiglia Pedrini, che a lungo fu anche una fermata della SITA. In verità, l’idea di un grande viale portante era già nel progetto di Palanti e il viale è segnato come “Viale Milano Marittima”, il che conferma l’idea espressa sopra, ovvero, che doveva essere “IL” viale per eccellenza del paese dei pini.

Se non la prima, certo fra i primi ad arrivare sul nuovo viale, fu la famiglia Barbanti, che nel 1936 compra tutto il terreno fra il Canalino e la Terza Traversa, tanto che a lungo questo tratto venne chiamato “zona Barbanti”. Incastonata nel muretto della sala giochi Hippy c’è ancora una mattonella con la scritta Barbanti.

Viale Matteotti milano marittima
Notare il negozio di aste e le vecchie fioriere di Milano Marittima sulla sinistra

Col tempo sorgono le ville delle famiglie nobiliari e della borghesia come Graziani, Ginanni-Fantuzzi, De Maria, Damerini, Galeati, Manuzzi, Lenzi, Pasini, Perelli, Seragnoli, Picone, Bellini, Ricci, Camporesi, Mazzotti, Babini, Focaccia, Barbanti, Baldini, Salvi, Maroncelli, la maggior parte sparite o rimaneggiate. Sul viale arrivano poi gli alberghi, ricordiamo fra i primi il Deanna della famiglia Benzi (angolo Sesta Trav.), il Turismo, poi divenuto Touring delle famiglie Arfelli e Baracchini, e il Geranio Principe della famiglia Nanni e Focaccia.

Sul Matteotti-Mussolini s’affacciavano anche il Cinema Arena Mare della famiglia Mazzolani, la Taverna Verde-Villaggio del libro della famiglia Cereda, la prima e a lungo unica rosticceria (famiglia Casadei) e alcune famose colonie, fra cui la Varese, la Montecatini e la Balducci.

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Nell’Ottobre del 2017 sono stati fatti importanti i lavori di riammodernamento del viale nel tratto che va dalla Rotonda Primo Maggio fino alla Prima Traversa.

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Nel Marzo del 2021, dopo oltre ottant’anni dalla sua inaugurazione, il Viale Matteotti diventa a senso unico suscitando molte polemiche.

Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi

 

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