Il circuito motociclistico di Milano Marittima era intitolato alla memoria del giovane Lorenzo Seragnoli, un giovane prematuramente scomparso per una grave malattia, i cui genitori erano assidui frequentatori di Milano Marittima.

Circuito motociclistico di Milano Marittima
Il traguardo in Viale Matteotti. Foto Sante Crepaldi

Fu inaugurato il 12 Aprile 1964 e venne chiuso 7 anni dopo nel 1971 per via dell’incidente mortale avvenuto nel circuito di Riccione nel quale perse la vita Angelo Bergamonti. Vi corsero piloti del calibro di Agostini, Pasolini e Santarelli.

Le foto del circuito motociclistico di Milano Marittima

circuito motociclistico di milano marittima
2 Ago, 29 Mike Hailwood, 23 grassetti, 84 pasolini, 30 mandolini, 33 Perrone
Circuito motociclistico di Milano Marittima
Premiazione Mike Hailwood Foto collezione Giorgio Lugaresi
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Tarquinio Provini Foto collezione Giorgio Lugaresi
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Premiazione di Phil Read (Yamaha 250 RD) A sinistra Quinto Lugaresi, l’organizzatore dell’evento
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Tarquinio Provini festeggiato dai tifosi Foto collezione Giorgio Lugaresi
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Ralph Bryans Foto collezione Giorgio Lugaresi
Circuito motociclistico di Milano Marittima
Luigi Taveri Foto collezione Giorgio Lugaresi

Circuito motociclistico di Milano Marittima

Circuito motociclistico di Milano Marittima
Prima Traversa davanti all’ex Caminetto
Provini precede Agostini all'ingresso della Prima Traversa del circuito di Milano Marittima
Provini precede Agostini all’ingresso della Prima Traversa
1965, classe 250- Provini è riuscito a passare Grassetti (23) dopo un appassionante duello che lo porterà alla vittoria. Il terzo è il doppiato Torras

Il circuito girava in senso antiorario, la griglia di partenza era posta davanti alla Pensione Savoia nel lungo rettilineo di Viale Matteotti che portava in fondo a girare a sinistra nella Prima Traversa costeggiando il Canalino, dopo un breve rettilineo si girava ancora a sinistra per immettersi nel Viale 2 Giugno dove si proseguiva percorrendo la rotonda di Piazzale Torino entrando verso destra e poco dopo si entrava, sempre sulla destra, nell’Anello del Pino in una sorta di variante, si percorreva il rettilineo fino ad arrivare all’uscita dell’Anello del Pino a ridosso della Diciannovesima Traversa, un altro breve rettilineo che costeggiava la Colonia Varese e poi si girava ancora a sinistra per tornare su Viale Matteotti, da qui si entrava nella Quindicesima Traversa, si ripercorreva un brevissimo tratto di Anello del Pino e si girava nella Tredicesima Traversa per rientrare sul Matteotti fino al traguardo. La biglietteria posta sul Canalino era gestita da Veniera Pirini.

Circuito motociclistico di Milano Marittima
Il circuito

“Vidi cadere Giacomo Agostini a tutta velocità, alla staccata della Prima Traversa… scivolò tra i tavolini del Bar Centrale rompendo la gamba ad un signore che lavorava in Comune”. Ricordo di chi era al Bar Centrale.

1966, classe 500. La caduta, senza conseguenze, di Agostini al settimo giro che porterà all’immediata sospensione della gara

Padre Geremia non solo acconsentì a utilizzare l’oratorio della chiesa come deposito per le moto da corsa ma addirittura ci fu il permesso del Vescovo Mons. Baldassarri per transennare il circuito davanti alla chiesa Stella Maris rendendola irraggiungibile a chiunque volesse assistere alla messa della domenica.

Circuito motociclistico di Milano Marittima
Le moto dentro alla canonica della Stella Maris
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Foto: Sabrina Cereda
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Foto: Sabrina Cereda
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Foto: Sabrina Cereda
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Foto: Sabrina Cereda
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Foto: Sabrina Cereda
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Foto: Sabrina Cereda
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Foto: Sabrina Cereda
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Foto: Sabrina Cereda
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Foto: Sabrina Cereda

Materiale ritrovato del circuito motociclistico di Milano Marittima

Il pass dei meccanici
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Adesivo del circuito
Toppa del circuito

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Un vecchio video del circuito motociclistico di Milano Marittima

Il 12 Giugno 2016 i motori sono tornani a rombare in occasione del Revival della Mototemporada, uno splendido evento che ha visto partecipare moltissimi piloti e moto che hanno fatto la storia del motociclismo d’epoca e attuale.

8 risposte

  1. La foto della premiazione di Phil Read riporta un’inesattezza .
    Non gareggiava su MV ma su una Yamaha 250 RD bicilindrica 2 tempi.
    Ero ragazzino e non perdevo un appuntamento della mototemporada romagnola. Qualche settimana prima a Rimini, vidi personalmente cadere il pilota e rimanere fortemente contuso. Rientrò in gara a Milano Marittima ancora dolorante a tal punto che faceva fatica a stare in carena.
    Parti nelle retrovie e vinse dopo un accanito inseguimento. E’ ancora chiaro il ricordo poichè indossava la prima tuta in pelle colorata diversa dal nero.

    1. Abbiamo controllato il video e noi riusciamo a vederlo senza problemi. Se altri utenti non riescono a vederlo li preghiamo di segnalarcelo e provvederemo a risolvere l’eventuale problema. Intanto grazie della segnalazione!

  2. Anni epici, vendevo i programmi perche minorenne e non potevo essere di servizio. La mia famiglia gestiva il circolo
    del motoclub in viale Romagna.
    Saluti Viroli Glauco

  3. Bravi, video bellissimo. Io venivo sempre con mio babbo che caricava anche i miei amici . I migliori anni , da dove grazie ai romagnoli è partito il motociclismo moderno.

  4. nel 1964 avevo 19 anni facevo l’apprendista fotografo mio padre era un cronometrista e mi portava su tutti i circuiti in Romagna e potendo entrare in pista ho fatto tantissime belle fotografie da LIBERO LIBERATI a GIACOMO AGOSTINI JARNO SAARINEN bei tempi mi sono divertito tantissimo in quegli anni

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