La Società Parco Salina di Cervia denuncia speculazioni e accaparramenti del famoso Sale dolce di Cervia.
Da più di un anno, infatti, il Parco della Salina di Cervia ha sospeso le vendite e i listini dei negozianti e dei grossisti. La motivazione è legata come intuibile alla scarsissima quantità di Sale Dolce di Cervia rimasto dopo l’alluvione che ha colpito la Romagna e la Salina di Cervia nella primavera dello scorso anno. In quell’occasione l’alluvione ha infatti disciolto tutto il sale in aia e compromesso la quasi totalità del sale già confezionato presento nei magazzini della Salina di Cervia. Da qui decisione presa dal consiglio di amministrazione e dai soci di salvaguardare la Società e di non creare disparità tra i clienti. Nel commercio esistono regole di buona condotta di serietà.
Pertanto, il Sale Dolce di Cervia, quel poco rimasto, si trova esclusivamente nei tre punti vendita della Salina: lo shop della Salina di Cervia, il negozio delle Terme di Cervia e quello presente nella locanda Acervum. Il sale rimasto viene venduto in maniera contingentata: 3kg per nucleo familiare, sia per dare la possibilità a più persone di poterlo acquistare, sia per evitare inutili e dannosi accaparramenti.
Evidentemente questo metodo è stato aggirato da qualcuno. Sono sempre più frequenti, infatti, le segnalazioni di alcuni commercianti che, verosimilmente hanno fatto fare acquisti da più persone nei punti vendita della Salina, finendo per fare scorta del poco Sale Dolce di Cervia rimasto. Alcuni di questi commercianti, però, rivendo nei loro negozi, e online, il Sale Dolce di Cervia a prezzi gonfiati.
Questa pratica, non autorizzata e dalla quale il Parco della Salina di Cervia prende nettamente le distanze, trattandosi di una speculazione vergognosa ed indecente, è pericolosa, tanto più per il fatto che alcuni rivenditori, addirittura, riconfezionano il sale in vasetti o in confezioni non originali. Questo comportamento però è rischioso, perché compromette le sicurezza alimentare del Sale e mette in discussione anche il contenuto di quelle confezioni “casalinghe”. Per noi, invece, salubrità, sicurezza alimentare e tracciabilità sono fondamentali, assieme ad integrità del prodotto.
Stigmatizziamo queste condotte. Al contrario ringraziamo la maggior parte dei nostri clienti, che, comprendendo il difficilissimo momento che la Salina ha attraversato, attendono la ripresa totale della Salina e la raccolta del Sale, che avverrà a fine agosto.
Con questa nota la Società Parco della Salina di Cervia intende denunciare pratiche commerciali non corrette e informare i consumatori. La Salina di Cervia nulla ha a che vedere con le speculazioni dei prezzi gonfiati del Sale Dolce, venduto anche a 16,50 euro al chilogrammo.