Come è andato il primo vero weekend della stagione 2024 di Milano Marittima? Ecco il punto di vista del Conte.
Nell’anno del Signore 2024 c’è ancora chi, e purtroppo non sono pochi e magari pure giovani, crede che il turismo si faccia col sole e le presenze e non con il fatturato. Un po’ come la vecchia mentalità contadina che si affidava alle processioni religiose per propiziare il meteo e avere buoni raccolti. Ma siamo nel 2024, non nel medioevo e dicono che siamo in una località vip che dà addirittura lezione di turismo 5 stelle.
MILANO MARITTIMA FRA PONTI ED EVENTI
Nei giorni precedenti il ponte del 25 Aprile, la stampa locale come suo solito aveva iniziato a pompare titoloni sul tutto esaurito in riviera, complice una concomitanza di date che avrebbero allacciato il ponte fra 25 Aprile e Primo Maggio con il successivo, dal Primo Maggio (mercoledì) alla seguente domenica 5 Maggio. Poi però, ed io parlo per la mia Milano Marittima, questo pienone non c’è stato, soprattutto il ponte di Maggio è risultato inesistente, e l’altro parecchio contenuto, se si eccettuano le solite orde di ragazzini in trasferta coi soldi di papà o della nonna. Ovviamente subito è arrivata la solita pezza, la solita scusa del “c’è stato terrorismo meteo”.
Ovviamente, come ormai da anni, nessuno che ammetta che si è puntato su un turismo sbagliato. Adesso sarà lunga aspettare il vero pieno di metà Giugno quando chiudono scuole, fabbriche e uffici, perché adesso è lì il nostro bacino turistico. Una volta, quando le due M di Milano Marittima erano davvero maiuscole, a Giugno si avevano alle spalle già quasi 2 mesi di lavoro, e anche molto buono. Si erano già fatti i soldi per pagare le spese della stagione, che finiva a metà ottobre, e tutto ciò che veniva era guadagno. Ci hanno fatto diventare come un soufflé che prima viene gonfiato (a chiacchiere) poi per scelte sbagliate e tempistica incoerente finisce per sgonfiarsi e mostrare il risultato finale.
Guardate il ponte del 25 Aprile, Cervia ospitava il Festival della Carbonara, Pinarella il Festival dell’Aquilone, Tagliata la Sagra della Cozza. In definitiva, iniziative relazionate al target turistico di riferimento. Milano Marittima cosa offriva? Nulla, se non la solita arroganza riassunta nella solita massima che Milano Marittima è sempre bellissima, sempre ricercata e che la gente fa a gara per venirci… e si vede, infatti. Poi tirano fuori dei mercatini come quello dell’antiquariato che viene fatto in momenti in cui comunque la gente non manca, e magari sarebbe invece meglio proporlo a Maggio/Giugno quando la gente fatica a venire. Ammazzare la vita invernale di Milano Marittima mi era già sembrato un grave vulnus per la mia cittadina, ma far di tutto per compromettere pure la stagione turistica mi sembra assurdo. Una stagione che durava 6 mesi e oggi ci siamo ridotti a poco più di due.
LE SOLUZIONI DEVE TROVARLE CHI CREA IL PROBLEMA
Sicuramente anche stavolta non mancherà il pirla che obietta che è facile criticare invece di fare proposte. Beh, anche qui la risposta è sempre quella, non siamo noi a gestire la località, per quanto riguarda le nostre famiglie, il contributo alla crescita, e non solo, di Milano Marittima, è cosa nota e non di poco conto, informatevi. Ma sopratutto, i problemi li deve risolvere chi ne è causa e non chi non li aveva e se ne ritrova vittima.
Kennedy diceva “non chiedere al tuo paese cosa può fare per te, ma cosa tu puoi fare per il tuo paese”. Ecco, la differenza sta qui. Le nostre famiglie hanno fatto per il paese in più di 100 anni di presenza. Altri, soprattutto recentemente arrivati, chiedono solo di sfruttare il nome di Milano Marittima, fatto quello fatto tutto. Per loro è un brand, una risorsa. Per noi è sempre stata innanzitutto casa, la nostra casa.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi
Bellissima analisi!
Lei, Conte, ha una grandissima sensibilità e sa evidenziare i problemi che affliggono Milano Marittima, problemi creati dalla speculazione e da una sordida amministrazione.
Conte, a leggere le Sue Analisi, se ne esce sempre arricchiti.
Se non ci fosse, bisognerebbe inventarLa.