È scomparso il Sig. Franco Biondi della storica agenzia Montanari, era sempre in compagnia del suo inseparabile Spino che mai come questa estate ha fatto tante conoscenze per Milano Marittima.

Eccoli lì, il signor Franco con il suo cagnino Spino nel cestino della bici, come lo avevo visto anche il giorno prima del triste fatto, e tanti altri giorni dei miei 49 anni passando sul viale Gramsci di Milano Marittima.

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GIANFRANCO BIONDI ERA UN VOLTO NOTO DELLA MILANO MARITTIMA STORICA

Aveva l’Agenzia Montanari, una delle più vecchie di Milano Marittima, sul lato opposto dove mio padre aveva la Boutique Tartana 2. Mi fermavo spesso per il suo tenerissimo Spino, un buffo cagnino che o riposava sotto una delle sedie dell’agenzia fondata da Enzo Montanari, o si avventurava sul Gramsci accostando gli altri cani di passaggio, spesso freschi di allevamento e fiammanti di pedigree, con altezzosi padroni che guardavano il piccolo Spino come un qualcosa di fuori posto come guardano spesso noi residenti storici. Se spesso il pedigree dei cani è inversamente proporzionale a quello dei loro padroni (posto che in realtà sono i cani che portano in giro i padroni e non viceversa) la maleducazione di costoro è direttamente proporzionale invece alla loro strafottenza.

Mai come nell’estate 2023 si sono visti tanti cani per Milano Marittima, neanche per il Covid, quando venivano a farci la passeggiata perché fido era una buona scusante per uscire. Sarebbe quasi da proporre al Comune di organizzare un concorso canino, che sarebbe sicuramente un successo e magari fonte di qualche introito grazie alle iscrizioni.

Purtroppo, però,  mai come questa estate 2023 ho visto tanti padroni non raccogliere i regalini di fido per le strade e nei giardini, il che non è propriamente un comportamento glamour di chi poi sui social ci scrive “io amo MIMA”. Una mattina, per esempio, ho sorpreso una ragazza molto fashion che aveva lasciato fare i bisogni al suo cane davanti al mio ingresso, e ha avuto pure il coraggio di ribattere risentita che il suo cane non stava defecando, al che mi sono scusato io, dicendo che evidentemente i loro cani vip hanno il culo solo per bellezza… Evidentemente parecchie personcine di questo tipo considerano poco elegante raccogliere e si allontanano dal luogo del misfatto con assoluta strafottente nonchalance. Tanto, come per i parcheggi selvaggi, gli schiamazzi notturni, i vandalismi, a Milano Marittima non si ricevono multe, ormai lo sappiamo.

Quello che non sapevo, e lo scrissi anni fa nella prima parte (leggila qui), è che esistessero addirittura cani da Milano Marittima! Razza sconosciuta, credo, anche ad esperti cinofili. Già qualche bifolco del contado in trasferta si era inventato l’essere vestiti da Milano Marittima, ma sui cani ancora mi mancava. La scoperta la feci anni fa quando, portando a spasso un incrocio alias bastardo alias meticcio, mi sentii dire che mi stavo facendo vedere in centro con un cane non da Milano Marittima.

Sappiate che non esiste nessun pronunciamento della ENCI in proposito, più che altro è che quando ero bambino certi pirla, più o meno arricchiti e più o parecchio ignoranti, non si sognavano neanche di venirci a Milano Marittima, men che meno a sparar boiate del genere, che poi qualche sciocco giornalista ha pure attribuito proprio a noi veri residenti, compreso l’uso e abuso dell’orripilante acronimo MIMA. Anzi, parecchi di noi hanno dei cani di nessunissimo pedigree, nessun cane in voga al momento (tipo carlini o cavalier king) ma cani sfortunati presi nei canili comunali locali o addirittura salvati dai canili lager di certe zone.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

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