La stagione estiva 2023 verrà ricordata dagli esercenti come la meno proficua di tutte, ma per la propaganda, invece, c’è stata addirittura la ripresa.
“Quando ci sono i soldi, c’è sempre il sole!”, diceva il mio papà, una frase che mi è tornata in mente giorni fa leggendo l’ennesimo articolo sul mercato immobiliare (anche) a Milano Marittima pubblicato dal Corriere lo scorso 19 agosto 2023.
“Il lusso non conosce crisi in Romagna (…) per chi punta al lusso vero le offerte si concentrano fra queste località”. Se davvero Milano Marittima fosse ancora una meta di lusso non vivrebbe pienamente la crisi che anche quest’anno la coinvolge, perché chi ha i soldi non risente delle problematiche che, invece, coinvolgono quegli strati di popolazione che da troppi anni ormai si è voluti portare a Milano Marittima, come il turismo di massa, gruppi di anziani mortificati in modo vergognoso da pensioni offensive, ragazzotti che vengono per le notti brave del weekend per sentirsi almeno una volta dei vip come i loro beniamini della TV e del calcio, che per certi imbecilli sarebbero pure quelli che hanno “fatto” Milano Marittima.
TIRIAMO LE SOMME DELLA STAGIONE 2023
La mia famiglia fa parte della storia turistica, economica e sociale di Milano Marittima dal 1951 e credo, quindi, di sapere bene come funziona l’economia della città e vi posso assicurare che puntando sul turismo povero e mordi e fuggi i risultati questi sono. Una stagione 2023 praticamente finita l’ultimo weekend di agosto è allucinante per chi come me ha vissuto stagioni turistiche di oltre 6 mesi e con una clientela che hanno fatto di tutto per mortificare e fare scappare, in vista (illusoria) di più facili guadagni e meno mesi di impegno.
Ho letto l’intervento di un noto esponente politico cittadino impegnato anche nel balneare che fa una sua disamina dell’estate 2023 “Ieri è finita una stagione balneare che forse non è mai iniziata, sicuramente la peggiore di sempre, che vede tutte le attività in calo (a parte qualche eccezione), con flessioni del fatturato fino ad oltre il 50%, PERO’ C’E’ RIPRESA!!! (…) Sicuramente esiste un forte scostamento tra chi legge numeri e statistiche da dietro una scrivania, probabilmente anche in modo propagandistico, con chi tutti i giorni è sul campo e tocca con mano la realtà dei fatti!”. Esatto.
Tutti i settori sono in sofferenza, come hanno il coraggio di dire in tutta Italia, dalla vicina Rimini fino alle tanto decantate città d’arte, come la mia amata Siena, ma qui no, qui bisogna sempre propagandare che va tutto bene, fino addirittura a dire che mente e sbaglia chi dice che non ha fatto cassetto o ha visto il vuoto di presenze. Un esempio lo abbiamo letto, anzi, imparato da una lezione di economia comparata che un noto politico ci ha rilasciato sul Corriere del 28 agosto 2023 “A volte il colpo d’occhio su spiagge e locali inganna, o non fornisce un focus coerente con la realtà”. Da ridere, vero? No, da piangere, perché quando bisogna pagare affitti, merce, stipendi, bollette, altro che balle, sono cavoli amari.
Che Milano Marittima non sia più un luogo d’élite con turismo ed offerte d’élite lo sa benissimo chi lavora nel comparto, basti l’intervento di una nota albergatrice cervese sul Corriere del 22 agosto 2023 quando dice “Cerchiamo di evitare le offerte stracciate che incidono negativamente sul mercato, quella di accaparrarsi i clienti a colpi di ribassi sta però diventando un abitudine, specie quando non ce n’è per tutti, così si sviliscono le strutture stellate”.
Milano marittima è solo un nome che serve come specchietto per le allodole, sfruttato da gente nuova che nulla ha fatto per crearlo e mantenere il blasone. Turismo di basso livello, sia di portafoglio che di educazione, che si è fatto arrivare in massa anche nelle strutture un tempo decisamente aristocratiche.
Una volta, quando c’era la gente, quella con la G maiuscola intendo, Milano Marittima era piena di bar e gelaterie salotto come La Perla, Sporting, Nuovo Fiore, e quando sono sparite già era un segnale. Adesso che addirittura le gelaterie “da passeggio” a Milano Marittima sono quasi tutte in vendita (guardate i siti delle agenzie) significa che abbiamo davvero toccato il fondo del barile.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi
Francamente va di moda lamentarsi ed io che la prima volta che sono andato a Milano Marittima facendo “sega” a scuola e nella via principale c’era un fast food tipo kebab (che in Italia non esistevano ancora) posso dire che oggi è una figata! Locali come Royal Beach o Cala Zingaro o il Bicio Papao o Il Saretina non li trovi neppure a Miami.
I super VIP è vero che oggi vanno a Ibiza o Saint Tropez ma io francamente non cambierei Cervia con queste località.
Ovviamente quest’anno era il primo post covid ed anche io sono andato all’estero ma gli anni passati c’era stato un vero boom.
Per favore facciamo in modo da non rimuginare su che si stava meglio quando si stava peggio o non ci sono più le messe stagioni e poi le gelaterie non vanno più perché oggi c’è altro…. Dai godiamoci i nostri gioielli