A Milano Marittima è in arrivo un nuovo polmone verde ma nessuno parla mai o mostra tutti quelli che ci hanno tolto. Tranquilli, ci pensa il Conte.
Su Ravennatoday dell’8 Marzo 2023, ma la notiziona è stata poi riportata anche dalla stampa locale nei giorni successivi, si leggeva di un nuovo polmone verde a ridosso del cosiddetto centro di Milano Marittima, oltre ad una nuova speculazione edilizia. Non si capisce se davanti a certe notizie si deve ridere o piangere, o sentirsi presi per i fondelli. Anzi, forse, soprattutto quello.
UN NUOVO POLMONE VERDE A MILANO MARITTIMA?
Gente, tutta la Milano al mare era un grande polmone verde prima che iniziasse la smania del mattone e della sega! Chi non ha vissuto la vera Milano Marittima farà molta fatica a capire dove noi abbiamo vissuto fino a vent’anni fa, in quale luogo davvero unico e privilegiato, una cittadina dove il verde non era arredo urbano aggiunto per bellezza ma nella bellezza di una località ricavata dentro al verde.
Del resto quando a pochi giorni da Pasqua, memore che anni fa eravamo già quasi tutti aperti coi primi turisti tedeschi, vedi che bar e ristoranti sono popolati solo da decine e decine di operai edili, capisci cosa ci hanno fatto diventare, un cantiere diffuso altro che località turistica, quest’ultima ormai è un’attività secondaria che dura neanche tre mesi.
Senza entrare nel merito dei luoghi, specialmente privati, dove hanno fatto fuori il verde per costruire e poi fatto fuori anche il restante per togliersi gli oneri di potatura e manutenzione, oggi molti fanno fatica a capire quanta macchia verde sia sparita soprattutto dalle strade, i nostri splendidi viali alberati, com’era il Matteotti rimpianto anche da Arrigo Sacchi che essendo uno di noi i ricordi li ha eccome.
Sega oggi sega domani, l‘Anello del Pino è diventato irriconoscibile rispetto a quando era curato ed ordinato a partire dai suoi sentieri con la ghiaia bianca e la recinzione fatta coi rami. Stessa cosa vale per il Piazzale Torino, poi detto Treffez, pelato più dalle moto seghe che dalle buriane marine.
I BOSCHI DI MILANO MARITTIMA
Vogliamo poi parlare dei veri e propri boschi che avevano fino agli anni ’80 e ’90 fra la Rotonda Cadorna e la spiaggia? E quello dove oggi sorgono i villini? E quello dietro all’ex Colonia Mantovana? Tutti grandi polmoni verdi diffusi, com’erano del resto tutte le nostre rotonde e rotondine ante motosega.
Un grande polmone verde era dietro all’hotel Mare Pineta, ovviamente pure quello sacrificato ai nuovi condomini e ad un parcheggio pressoché sempre vuoto. Quanto ai lotti alle traverse, ne abbiamo già persi diversi, ovviamente convertiti tutti in palazzine, e hanno la faccia tosta di vantarsi ancora di essere il paese del verde e che anzi il verde è in aumento.
Forse se dipingessero di verde i muri dei nuovi caseggiati… e sarebbe già un passo avanti a tutti i funebri casermoni neri o grigi che invece tirano su in base ad una moda totalmente impersonale e dozzinale che non ha uno stile e non si contestualizza in una località di mare ma fa tanto bunker del soldato Fritz.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi
Tutto vero! Bravo!