In questi giorni un noto albergatore cervese si è lamentato della confusione che gli arriva dalla movida dei bagni.

La movida gira, si delocalizza, e girano le palle a sempre più persone. Il 27 aprile, sul sito del Corriere Romagna, ho letto un’intervista report che sembra pari pari ad uno dei miei vecchi articoli o un’intervista fatta a tantissimi altri residenti di Milano Marittima degli ultimi 20 anni, da quando il casinificio, detto movida, imperversa a Milano Marittima centro ed in alcune strade come viale Matteotti; il grande corridoio di rientro della ragazzaglia alcolica e vandalica fra le 3 e le 7 di ogni mattino estivo, salvando, ma solo per ora, altre parti della località a partire dalla fascia alberghiera sul mare… per ora.

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La movida a Milano Marittima

L’ALBERGATORE CONTRO LA MOVIDA

Perché oggi a me, domani a te, e difatti nell’intervista è proprio un noto albergatore che si lamenta del casino che gli arriva dalla movida dei bagni. Quando a Milano Marittima avremo il lungomare come a Cervia, sarà anche qui lo stesso bordello. Già le prime avvisaglie e lamentele l’anno scorso nell’area del primo tratto realizzato fra Canale Porto e Canalino di Milano Marittima, con gruppi notturni di ragazzini molesti, con la scusante che dovevano sfogarsi dalle restrizioni invernali del Covid. Cazzate.

Comunque non si può ragionare per categorie dando tutte le colpe ai baretti e ai bagnini. Il casino viene ampiamente praticato e tollerato anche nei ristoranti dove le tavolate dei gruppi di ragazzi assicurano il pienone e gli urli da stadio li senti da varie traverse di distanza. Per non dire degli alberghi stessi che non necessariamente ormai hanno solo questa clientela che è capace di stare in camera e sui balconi pure 8 ore di fila con birre e schiamazzi e musica a palla, e guai a chiedere tregua, ci si beccano insulti e minacce perché non sono loro che rompono i coglioni a noi ma noi a loro. E chi giustifica sta gente dovrebbe smetterla di parlare di turismo cambiato ed essere denunciata per apologia di reato.

Nell’intervista di Massimo Previato l’albergatore dice che la movida della spiaggia male si associa alla tranquillità dei clienti dell’hotel. Vero, ma non valeva lo stesso per noi a Milano Marittima? Dove non solo non si dorme più, dove non solo si deve pagare per i vandalismi altrui, ma dove il valore degli immobili è sempre meno appetibile proprio a causa del bordello.

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Carlino 18 giugno 2021

Se la musica del lungomare è un problema, in centro come anche in tanti altri bar che vogliono imitarlo, no? Secondo l’albergatore bisognerebbe intervenire con sanzioni, giustamente, eppure anche anno scorso dal palazzo hanno detto no, e ci mancherebbe pure che multiamo questa bella gente e questo turismo di qualità.

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Carlino 18 agosto 2007

E dire che proprio anno scorso c’erano stati anche gravi atti di estrema violenza contro i carabinieri, e non era una novità, perché i carabinieri già dagli esordi del fenomeno movida avevano iniziato a subire e si capiva che avevano a che fare fin da subito con un cancro che si sarebbe espanso. L’albergatore dice che nessuno si prende la responsabilità di mettere un freno. Forse qualcuno ricorderà un’intervista in cui il sindaco di Cervia sulla Voce del 4 novembre 2014 propone addirittura “Si alla movida anche in inverno”. Semplicemente agghiacciante. L’albergatore dice che questo allontana la buona clientela. Vero, io personalmente posso dire che ho perso tutta la mia clientela della Boutique La Tartana stanca del nuovo andazzo volgare e casinaro di Milano Marittima.

EPPURE C’ERANO GIÀ STATI DEI SEGNALI

L’albergatore dice giustamente che questo modello di turismo già era stato bocciato da Riccione 30 anni fa e da Marina di Ravenna 15 anni fa. L’ho scritto pure io più volte. Ma c’è da dire che furono proprio tanti nostri operatori a volerlo importare a Milano Marittima, della serie “adesso li prendiamo noi questi splendidi turisti, con i ragazzi fare soldi è facile, si fa presto, si impazzisce di meno, poca spesa tanta resa”.

Ripeto, tutti sordi e ciechi quando tutto era circoscritto al centro di Milano Marittima, un salotto di eleganza trasformato in un orgia che è stata pure tutelata anche quando a causa del Covid gli assembramenti di migliaia di persone in spazi ristretti andavano se non del tutto proibiti perlomeno molto limitati, ed invece… Ed invece anche questa estate 2022 sarà un casinificio dei peggiori, pardon sarà una splendida movida glamour, vip, fashion, esclusiva…

Un grande grazie e buon lavoro alle forse dell’ordine a partire dai carabinieri.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

Una risposta

  1. Direi che è difficile contestare quanto illustrato in questo articolo. A supporto, posso testimoniare di una dichiarazione di circa 10 anni fa, nella quale un albergatore si esprimeva con entusiasmo verso questa clientela: “arrivano il venerdì sera, se ne vanno il lunedì mattina, spesso non usufruiscono dei pasti inclusi nel prezzo. Pertanto, pagano la tariffa di una settimana e soggiornano solo 3 giorni, permettendo anche di risparmiare sul personale che ingaggiamo solo per i fine settimana. Meglio di così!! “. Si può dire la stessa cosa anche per gli esercizi commerciali che servono alcolici. Amministrazione sempre latitante.

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