Il Conte ricorda il freddo, quello vero, nella Milano Marittima che con la neve diventava fiabesca.

Esattamente un anno fa, il 7 Aprile 2021, una spolverata di neve su Milano Marittima mi ha risvegliato tanti ricordi legati al freddo. In tempi più recenti ricorderete il gran nevone fra il 31 Gennaio e il 13 Febbraio del 2012, oppure la grande neve su tutto il Nord Italia del 1991. Ma fino a tutti gli anni ’80 a Milano Marittima nevicava spesso, non era raro anche a Pasqua. Ho un netto ricordo del 1978, nevicata a Dicembre come da copione e nevicata a Pasqua molto più pesante, con 30 centimetri il 27 Marzo… ed eravamo già in stagione. Oggi siamo rimasti pochini a ricordare.

Quando a Milano Marittima faceva (davvero) freddo
Anni ’80, neve all’Ottava Traversa

E poi il freddo, anche le estati non erano così africane e, anzi, erano spesso piovosette. La nebbia poi, quella fitta, una costante quasi quotidiana da Ottobre ad Aprile. In classe alle elementari stavamo col cappottino. Quanto al riscaldamento, era un lusso. La maggior parte delle case non erano concepite per essere abitate tutto l’anno, e ci si arrangiava. Stufette elettriche o a bombole a gas. Casa mia aveva il doppio privilegio di un camino nel salone e di termosifoni in ogni stanza, praticamente un unicum a Milano Marittima, non a caso del nostro attico parlavano tutti come di un qualcosa all’avanguardia.

Quando a Milano Marittima faceva (davvero) freddo
1978, il Conte e sua mamma in Piazzale Napoli

Ma l’inverno del 1973, nel quale mia madre era incinta, abitavano in un altro appartamento in Viale Verdi in piena Austerity, allentatasi poi nell’Aprile del 1974, proprio quando sono nato io, e li faceva freddo come dappertutto a Milano Marittima. Ho ancora davanti le stufette dal tabacchi all’Ottava Traversa, dal giornalaio Neddo in Viale Matteotti accanto al cinema, dalla giocattolaia zia del velista Simone Bianchetti alla Ventesima Traversa ecc… dd il clima era già migliorato!

Non erano tanti gli anni prima in cui i ragazzini di Milano Marittima facevano il falò per riscaldarsi in attesa dello scuolabus. Erano già gli anni ’90, e pure dopo, quando ghiacciavano i vetri esterni delle finestre, tanto da sembrare ricamati, e si cercava di sgelare con l’asciugacapelli le serrature delle automobili per aprirle. Certo, disagi, ma ripagati dall’indescrivibile poesia di una cittadina che aveva ancora tutti i suoi alberi e il suo verde, e che con la neve diventava fiabesca, ma una fiaba che noi potevamo vivere.

Quando a Milano Marittima faceva (davvero) freddo
Anni ’80, neve in Viale Matteotti

E poi non era da tutti vedere la neve in spiaggia. Solo noi abbiamo vissuto davvero il mare d’inverno, adesso è una moda, una posa, altro che storie. Anche perché mare ed inverno c’erano pure allora, però non era stata lanciata la moda, ne credo che col tempo le distanze chilometriche per raggiungere Milano Marittima si siano accorciate favorendo le calate del week end. Una magia disprezzata perché sento alcuni dire “Ma come fate a vivere d’inverno a Milano Marittima? Ma io dopo una settimana mi sparerei!”. Ed è stato meglio così, certa gente non avrebbe meritato quella Milano Marittima, ce la siamo goduta noi…

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

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