In una Milano Marittima in cui sta scomparendo tutto il nostro passato, scopriamo che anche la messa è finita, e non solo…
In realtà dovremmo dire “le messe”, giusto quelle ci saranno ancora, in teoria. In pratica è finito tutto il resto con gli ultimi matrimoni arrivati da Sasso Marconi o i battesimi da Milano questa estate. Per non dire di tutte le cresime e comunioni degli ultimi anni dal Savio, dalla Pinarella, da Tagliata, da tutto il forese insomma, dove chiese ovviamente non ne hanno…
LA MESSA È FINITA, ANDATE IN PACE
Milano Marittima ha perso anche la sua parrocchia. Non c’è più da Agosto 2021, praticamente. Da quando, munito di decreto del Vescovo, il parroco Camprini della Malva si è presentato al parroco della Stella Maris, che da quel momento non è più stato parroco della chiesa, ed io quindi non sono più il Cerimoniere. Sic transit gloria Mundi.
Pare ieri la splendida processione del centenario di Milano Marittima del 2012, quando ho affiancato per tutte le cerimonie il vescovo di Milano ospite e con me c’erano in bianca tunica altri giovani nobili delle vecchie famiglie di fedelissimi, come il conte Francesco Bernabei ed il nobile Angelo Baratelli.
Col 2022 tutta l’attività passerà alla Madonna della Neve. Adesso, noi di Milano Marittima, siamo parrocchiani suffraganei del Borgo Malva. Bella carriera, da quel 1951 quando non solo la mia famiglia ha iniziato a metter piede nella città di Palanti, ma padre Geremia Ronconi iniziò a spendersi anima e corpo per avere una nostra parrocchia (Leggi la storia della Chiesa Stella Maris), eretta ufficialmente il 2 ottobre 1955. Dopo una vera guerra per il confine che fu fissato, e da sempre mantenuto, alla Rotonda Don Minzoni, mentre i preti cervesi volevano al massimo la Rotonda Primo Maggio come confine e tenersi anche le suore di Verona. Il 5 Dicembre 1954, benedetta in Duomo, la statua della Madonna fu portata ai parrocchiani in Rotonda Don Minzoni.
Fra l’altro, per raccogliere fondi e fare la chiesa nuova, si cominciò con una riffa con in palio, per far cassa, anche cuccioli di animali.
E poi tutta la storia successiva, di una parrocchia viva di tanti residenti e tanti turisti, tante idee, tante iniziative, ne ho parlato mille volte. È finita così, in sordina. Ci hanno tolto tutto negli ultimi anni, adesso pure la parrocchia. Rimane il convento, almeno quello. Qualche messa, qualche cerimonia si potrà fare, ma solo col permesso del parroco cervese.
CAMBIAMENTI NON SOLO IN PARROCCHIA
Come fa a piacervi tanto la nuova Milano Marittima fatico sempre più a capirlo. Avevamo tutto, e di alto livello, non abbiamo più quasi niente. Proprio nei pressi della chiesa dovrebbe sparire a breve un altro luogo storico caro a noi di Milano Marittima, anzi il nome di una zona di Milano Marittima da prima della guerra, per fare ovviamente nuovi appartamenti. Sapete com’è, mancano…
Se è vero che nella stessa strada, anno prossimo, un famoso hotel diventerà un family, come per esempio lo storico e blasonato Hotel Michelangelo, stiamo freschi! Quando una notissima boutique, partita con la Benetton e abiti a stock, costruirà un nuovo store dove portare tutto il suo e lasciare una buona decina di vetrine vuote su viale Matteotti, chissà chi ci verrà…
Anni fa uno della Pinarella ci voleva togliere l’ufficio postale, perché secondo lui siamo rimasti troppo pochi per averne uno, e qualcuno voleva toglierci ben altri presidi utili… Dio non voglia, è il caso di dirlo, anche se ha voluto che non avessimo più una comunità nostra. Un altro pezzo della mia vita tombato, neanche questa mi è stata risparmiata.
Dedicato al mio caro amico conte Adriano Bernabei.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi