Il sottosuolo della pineta di Milano Marittima non restituisce solo materiale bellico ma anche oggetti di uso quotidiano.
Il ritrovamento di un tubetto di dentifricio Pebeco non è certo del valore di una targhetta o di uno stemma, ma porta con sé tanto fascino di quegli anni ’40 segnati purtroppo dalla guerra. In realtà, la storia di questo prodotto inizia ben prima di quel periodo.
STORIA DEL DENTIFRICIO PEBECO
Sviluppato dal Dr. Paul Gerson Unna [1850-1929] è stato venduto per decenni dalla Beiersdorf & Co. di Amburgo, Germania.
“Pebeco, dentifricio? Non ne ho mai sentito parlare!”
Così reagiscono le persone quando sentono il marchio per la prima volta. Dopotutto, nessuno è consapevole che Pebeco rappresentava quasi la metà delle vendite di Beiersdorf fino alla prima guerra mondiale ed era il primo marchio globale dell’azienda. È grazie agli introiti derivati dal dentifricio Pebeco che l’azienda ha potuto sviluppare marchi come Nivea e Labello.
Nel 1903 Lehn & Fink acquisì una licenza per produrre il dentifricio Pebeco negli Stati Uniti utilizzando alcuni ingredienti importati dalla Germania e nel 1914 Pebeco divenne uno dei marchi di dentifricio più venduti in tutta l’America.
Sfortunatamente, quando le forniture di ingredienti furono tagliate durante la prima guerra mondiale, la qualità del prodotto ne soffrì e, combinata con la crescente animosità verso tutto ciò che era tedesco, la posizione di mercato di Pebeco iniziò a scivolare.
La ripresa si ebbe nel 1925, quando la Beiersdorf rilevò, attraverso un’indagine, che i profitti del dentifricio erano tornati alle stelle ma un altro crollo si ebbe con lo scoppio della seconda guerra mondiale, crollo dal quale il dentifricio Pebeco non si riprese più fino a scomparire.
PEBECO A MILANO MARITTIMA
Il famoso tubetto di dentifricio è arrivato nella pineta di Milano Marittima a seguito dell’occupazione degli alleati dopo la liberazione di Cervia del 22 ottobre 1944. Evidentemente, un militare molto attento alla propria igiene ma meno all’ambiente, lasciò a terra il tubetto esaurito che settant’anni dopo è stato ritrovato dal nostro collaboratore Filippo Lucchi.
Continueremo a svelare ogni giorno un nuovo reperto ma, se te li sei persi, scopri quelli precedenti:
Thomas Venturi e Filippo Lucchi