Milano Marittima: storia di un sogno è il libro-viaggio che riporta ricerche e aneddoti sulla mia città natale.

L’ESPERIENZA DEL BLOG E DELLA COMMUNITY CERVIA E MILANO MARITTIMA

Nel 2012 decisi di aprire la pagina Facebook “Cervia e Milano Marittima”  e nel 2014 il blog cerviaemilanomarittima.org con lo scopo di raccontare il passato di entrambe le località di mare. Passato che ho avuto modo di conoscere perché vivendoci ho frequentato molte delle persone più influenti, ma non parlo di vip, quelli li lascio alle riviste patinate, parlo dei personaggi che hanno fatto conoscere Milano Marittima fuori dai suoi confini. Alcuni di questi erano miei parenti.

Milano Marittima: storia di un sogno
Intervista su Il Resto del Carlino

LE MIE ORIGINI E LE RICERCHE STORICHE

La mia famiglia, da una parte i Benzi e dall’altra i Venturi, ha posseduto fin dai primi del Novecento case, gestito negozi, ristoranti, alberghi, bagni in spiaggia, così tante realtà da non poterle ricordare tutte. I racconti dei miei parenti e delle persone che ho frequentato, mi hanno portato ad una conoscenza molto ampia di ciò di cui era composta la Milano Marittima dei fondatori e della Dolce Vita.

È stato così possibile ricostruire la storia a partire dalle sue origini, quando era un bosco vergine abitato da cervi e cavalli selvaggi, passando dalle prime ville in stile Liberty, alle imponenti colonie marine del fascismo, ai drammatici fatti della Seconda Guerra Mondiale, alla rinascita nel Dopoguerra, fino a ricercare i motivi che hanno portato al cambiamento della località sul finire del ventesimo secolo. La ricostruzione storica non sarebbe stata così accurata senza l’aiuto dell’amico conte Ottavio Ausiello-Mazzi, la cui famiglia è legata a Milano Marittima dal lontano 1951.

E’ dall’esperienza della pagina Facebook e del blog che è nato il libro “Milano Marittima: storia di un sogno”, un vero e proprio viaggio nella Milano Marittima di un tempo che ho pensato di realizzare con l’unico scopo di donare alla mia comunità il ricordo indelebile, scritto nero su bianco, dei fatti che hanno segnato e reso grande quella Milano Marittima che oggi persiste solo nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di viverla.

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Milano Marittima: storia di un sogno

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9 risposte

  1. Caro Thomas, ho appena ricevuto il tuo libro, e me lo sto leggendo avidamente! Io ho lasciato Milano Marittima alla fine del 1968, lasciando gli amici della prima giovinezza, i più indimenticabili. Tra di loro, Gualtiero, anche se lui era più giovane di un paio di anni, come Alberto Pilandri e Eros Brighi. Non ho mai troncati i legami, e almeno un paio di volte l’anno torno, avendovi ancora tutti i parenti. Essendo collezionista di cartoline di Cervia, come Renato Lombardi, ho seguito in questi anni i tuoi post su FB, e spesso li ho commentati, sulla base dei miei personali ricordi. Ciò premesso, volevo ringraziarti personalmente per il lavoro di storico che hai fatto in questi anni, complimentandomi per averli resi fruibili, raccogliendoli in un libro, ai tanti che amano ” il nostro paese “. Ciao. Leonardo Lupini

    1. Grazie per i complimenti Leonardo, mi fa molto piacere che il libro ti stia piacendo. Ti chiedo solo la cortesia di recensirlo su Amazon in modo da consigliarlo ad altri utenti che potrebbero essere interessati alla storia di Milano Marittima. Saluti e grazie ancora per le belle parole!

  2. Ciao Thomas
    Ho letto con molto piacere la tua opera sulla storia di Milano Marittima che curiosamente mi è stata richiesta e segnalata della lontana Australia, terra nella quale ho dovuto spedire una copia perché Amazon non lo fa (ma questa è un’latra storia).
    Il libro mi è piaciuto molto perché ha finalmete soddisfatto tante curiosità che avevo, io cervese d’adozione che sono venuto qua che avevo 4 anni, per esempio la storia dell’aeroporto e della colonia Varese.
    Vorrei segnalarti un paio di cose, spero di non recarti noia, sul tuo libro.
    1. Dal mio personale punto di vista hai trascurato un po’ l’il capitolo della Pola-Cervia- segue commento

    1. Ciao Bruno Angelo, mi fa molto piacere che il libro ti sia piaciuto. Il tuo punto di vista è più che legittimo ma ciò che ho scritto nel libro è tutto quello che sono riuscito a reperire sulla traversata Pola-Cervia, altrimenti avrei reso la parte più ampia. Saluti

  3. segue.
    Negli anni 60 ero bimbo e ricordo la risonanza mediatica che generava la Pola-Cervia, (io abitavo nei pressi del porto), con presenza di elementi conosciuti dello spettacolo e dello sport. Ricordo la presenza di Nino Benvenuti in compagnia di altri personaggi della TV. L’evoluzione della manifestazione con la presenza di sportivi che si cimentavano anche uno dei primi sport estremi : Il chilometro lanciato sugli sci ecc..
    Ricordo anche che un temerario fece la traversata a nuoto ed io ero presente al suo arrivo. La mia personale opinione è che potresti approfondire l’argomento. – segue

  4. – segue
    2. I fortini tedeschi sulla spiaggia: nel libro tu scrivi che furono lasciati affondare nella sabbia. A me non sembra.
    Io avevo credo 8 o 9 anni quindi circa 1966 e se non erro furono minati, fatti a pezzi e portati via, e passato molto tempo ma ricordo i cumuli di calcestruzzo sul mare in attesa di essere caricati, mi sembra fosse già stagione di mare , forse aprile o maggio.
    Un saluto

    1. Minare e far saltare quei bunker non funziona perché hanno pareti troppo spesse. A Marina di Ravenna ci hanno provato nel Dopoguerra e il risultato è stato che sono morte delle persone per via delle schegge e il bunker alla fine è collassato su se stesso ma non sono comunque riusciti a portarlo via (i resti sono ancora oggi visibili). Più probabilmente ciò che hai visto si riferisce alle barriere antisbarco che erano attorno ai bunker. Saluti

  5. Con grande piacere ho letto il Suo libro in queste ore. Desidero suggerirLe che la bellissima villa DUNA probabilmente si trovava sulla duna -appunto- in v.le Milano, a lato del civico n.32. Era una villa estremamente suggestiva, quasi fiabesca, così come coloro che l’ abitavano. Ricordo i sigg. Ferro, che non erano però proprietari e “il Professore”. Poi fu abbattuta con grande dolore e rammarico per la mancanza di tutela. Ricordo inoltre molto bene i Suoi zii, i sigg. Rasini, il cui negozio si collocava a lato di una piccola ed elegante boutique chiamata Chic Shop e che ha vestito tutte le signore, anche le più giovani, che frequentavano Milano Marittima. Italiane tedesche, di altre nazionalità, essendo M. Marittima frequentata da un numero di famiglie iraniane ed ebree, la cui presenza forse sfuggiva ai più, se non per le meravigliose aste di tappeti. La boutique Chic Shop era della gent.ma sig.ra Bovoli in Tortolone, la quale non mutò quasi in nulla , con raffinato gusto, l’ originario arredo allestito dalla sig.ra Stagno, prima titolare. A M. Marittima vi era anche lo storico negozio di abbigliamento da uomo del Prof. Guidi: Formen. Professore di musica, pianista, sposato alla sig.ra Limoni, delle omonime profumerie, la quale aprì un negozio di articoli da regalo a fianco del Bar Centrale. La sorella del Prof. Guidi aveva una boutique con marche raffinatissime (Camerino?) presso il condominio Faraone (spero di non sbagliare questo nome) , sulla Rotonda Don Minzoni. Infine non posso tralasciare di ricordare la fama del sarto da uomo: sig. Pippo Matteini, con negozio in v.le Gramsci (all’ incirca di fronte a villa Gardini) e a Cervia. La ringrazio per il ricordo di Padre Geremia, figura carismatica che non riesco a dimenticare e per la storia di Stella Maris, chiesa che considero bellissima e da tanti non conosciuta neppure per curiosità. Infine villa Onestini con la mostra “permanente e all’ aperto” delle preziose ceramiche. Sua allieva fu la sig.ra Marilena Lontani che abitava in via Ortigara. Certamente ho indossato capi acquistati presso il negozio Venturi Sport! La memoria non desidera andare oltre. Solo chi ha vissuto a Milano Marittima può comprendere cosa significasse e Lei ne dà un’ appassionata e suggestiva idea. Saluti cordiali. C. Focaccia
    P.S. La pensione Pergola dei sigg. Ricci si trovava per esattezza in v.le Michelangelo. E a lato si trova ancora una delle prime ville di M. Marittima, anche se non compare quasi mai, forse perchè non appariscente come tutte le altre, cosa che garantisce una riservatezza molto apprezzata dai proprietari . Io la trovo molto bella, come le magnolie che crescono nel parco. I Suoi zii non abitavano molto lontano…

  6. E’ giunto il momento di pubblicare il Vol.2 del libro!
    Raccogliete nuovamente tutti i nuovi ulteriori post del Blog (compresi i malanni del taglio pini, nuovo lungomare e ciclabile) usciti in seguito alla pubblicazione del primo Volume e con un consueto fil rouge (potrebbe esser la decadenza di un sogno..) andare in stampa!
    Salutiamo,
    Luca Daniele

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