Quando i nazisti costruirono i bunker nella nostra zona per difendere la Linea Gotica li fecero per evitare che gli Alleati li potessero aggirare dall’Adriatico con uno sbarco dal mare in stile Normandia. Sbarco che fino a pochi giorni fa nelle mie conferenze avevo sempre detto che non avvenne mai. Ecco invece che i colleghi di ricerche storiche di Ravenna, Enrico Palazzo e Luca Cavallazzi, hanno trovato del materiale molto interessante che in parte ha smentito questa affermazione. Come sapete questo blog parla sempre e solo di Cervia e Milano Marittima (d’altronde si chiama così) e i fatti che sto per raccontarvi hanno avuto come punto cardine i lidi ravennati, ma c’è un dettaglio molto importante che riguarda noi come città, ovvero che il generale Alexander, capo di tutte le forze Alleate in Italia e futuro governatore del Canada, atterrò con un bombardiere B-25 proprio a Milano Marittima, nell’aeroporto che gli Alleati ricavarono nella pineta confinante il Viale Matteotti.

 

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Un personaggio così importante nella nostra piccola cittadina e nessuno ne ha mai saputo niente! Alexander atterrò a Milano Marittima per presenziare alle esercitazioni di sbarchi dal mare con i Fantails che da metà marzo 1945 si tennero sulle spiagge dei lidi ravennati in previsione dello sfondamento finale sulla Gotica.

 

Il generale Alexander a Milano Marittima
Il generale Alexander (terzo da sinistra) osserva le prove di sbarco nelle spiagge di Ravenna

 

Si addestrarono per un mese alle operazioni denominate “Impact” che furono veri e propri sbarchi nelle Valli di Comacchio che consentirono di prendere Longastrino e Menate, Fiorana e Bando, la riuscita dell’Argenta gap ovvero la famosa stretta di Argenta.

 

Il generale Alexander a Milano Marittima
Lo sbarco nelle Valli di Comacchio

 

Questa ultima battaglia costrinse le divisioni tedesche alla rotta finale oltre il Po e di lì in poi i fatti sono quelli noti che tutti dovremmo conoscere.

Thomas Venturi

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