L’unica cosa viva e vegeta a Milano Marittima è il ventennale teatrino della movida.

La Movida vi piace, punto. E fare il teatrino vi piace anche di più, punto. Finitela di ammorbarci da oltre 20 anni con lo stesso identico copione, le stesse parole, gli stessi proclami, gli stessi articoli di giornale. E i partiti che dicono che siamo al collasso e la gente è stanca, e le associazioni di categoria che scrivono le letterine per chiedere più controlli e giri di vite, e i localini che dicono che metteranno più controlli e bodyguard, e i sindaci che rispondono che sono tutti episodi limitati che non corrispondono alla realtà della città e del nostro turismo, e i comitati in difesa del decoro. Basta, finitela!

Era il 2009, cioè la bellezza di 16 anni fa quando nacque il “Comitato Salvaguardiamo Milano Marittima”. Oggi, 2025, abbiamo il comitato “Per chi ama Milano Marittima”. Leggeteveli, i giornali, come questi ritagli del 2006, 2009, 2010, praticamente oltre 20 anni di totale immobilismo e teatrino delle parti.

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E recentemente anche sul Carlino del 19 Febbraio 2025 ancora un comunicato di partito a dire che, fra l’altro, va fatto uno studio sul target di turismo di Milano Marittima (lo fecero specialmente nell’estate 2017 fior di quotidiani nazionali dall’estrema sinistra fino alla destra e questo blog fu l’unico a prendere le difese della località, vergognatevi!) e come riuscire a restare aperti con le attività 12 mesi l’anno. Soprattutto questa balla pazzesca che torneremo in auge ad un turismo di alto livello (che avevamo fino a metà anni ’90 e avete fatto di tutto per far fuggire a gambe levate).

Leggete, ma soprattutto leggete le date, gli anni e capirete che davvero la movida piace e il teatrino pure di più. A smantellare la Milano Marittima elegante, verde, tranquilla e viva 12 mesi l’anno ci avete messo pochissimo e ci avete messo un impegno davvero chirurgico. La movida, invece, resiste e ogni anno addirittura rilancia. Speriamo che l’estate 2025 non sia quella dove dai e dai ci scappa il morto.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi