Piccola precisazione per chi viene a fare il paladino di Milano Marittima nel 2025.
Per fortuna che siete venuti a Mima. Sì, perché voi la chiamate così, con questo stupido acronimo che nel vostro cervello fa chic e vuol far intendere una familiarità con la località che poi, di fatto, non avete né voi di persona né le vostre famiglie di origine. Unico lato positivo: capiamo subito chi abbiamo davanti, che di Milano Marittima, quella vera, non avete mai fatto parte e neanche davvero la conoscete.
Sicuramente non conoscono noi, quelli veramente di Milano Marittima, che nel loro cervello, evidentemente, non esistiamo o ci siamo già estinti come i dinosauri o, se ci siamo, siamo un branco di incapaci e di menefreghisti che non hanno mai avuto meriti nei riguardi della (nostra) località, come se la nostra città fosse nata e cresciuta per irraggiamento divino ed oggi, in questo momento di buio, fortunatamente sono arrivati loro a portarci la luce, il verbo, ad aprire attività (noi evidentemente passavamo il tempo a contare le pigne), ad investire (le nostre famiglie evidentemente non hanno investito nulla o gli è stato tutto regalato).
Mi dà fastidio, e parecchio, chi è appena arrivato e la fa da padrone, come fosse a casa sua, non nostra, e soprattutto senza contare che a Milano Marittima c’è sempre stata gente coi contro coglioni che non aveva e né ha bisogno di prendere lezioni dagli ultimi arrivati che, se appunto qui sono arrivati, lo hanno fatto perché hanno trovato già bello e pronto, un ambiente che può dare qualcosa pure a loro rispetto alle loro zone di origine.
Mi dà fastidio leggere post, messaggi o commenti dove qualcuno si auto elegge paladino di Milano Marittima con grande amore, come se lo avesse solo lui questo amore e, francamente, non può averlo davvero, perché si può amare e soprattutto amare molto ciò che si conosce, ciò che si è vissuto, non si può amare una località solo per il suo bel nome e perché si viene a farci gli affari.
E se qualcuno come il sottoscritto, che fa parte del DNA di Milano Marittima dal 1951, non frequenta più riunioni pubbliche sulla situazione della località, lo fa perché sa benissimo che sono riunioni pro forma e dalle quali mai nessun sindaco, nessun assessore, nessuna amministrazione ha mai espunto un’idea, una sola proposta e lasciamo perdere le lamentele: tanto è già tutto deciso e nessuno con l’esperienza degli ultimi 30 anni, non degli ultimi 3 mesi, può dire il contrario.
Ma davvero c’è qualcuno appena arrivato a Milano Marittima che pensa che noi di Milano Marittima non abbiamo mai partecipato? Che non abbiamo mai portato un suggerimento? E che addirittura dice che se uno non partecipa alle riunioni, poi non può lamentarsi. Ma io sono a casa mia e pago le tasse, ho tutto il diritto di potermi lamentare o meno senza che l’ultimo arrivato mi faccia il predicozzo.
Soprattutto vorrei ricordare, riguardo al nuovo comitato di Milano Marittima presentato in una chat di residenti (o presunti tali) come un gruppo di persone che con sacrificio e vero spirito civico si sono messi a disposizione della comunità di Milano Marittima (cioè noi), che questo blog dal 2012 (cioè da ben 13 anni) e chi scrive da anche prima, hanno fatto la stessa cosa e sarebbe il caso renderci merito. Se davvero si dice di amare Milano Marittima non si può non conoscerci, non fosse che abbiano quasi 100 mila followers. Siamo noi che abbiamo sempre fatto la differenza prima di tanti improvvisi risvegli e troppe lezioni dagli ultimi arrivati. Milano Marittima non è un nome, non è un brand, ma è innanzitutto la sua gente. Siamo sempre meno, è vero, ma pretendiamo rispetto.
Fintanto che i problemi erano riversati in zona traverse e sempre in zona traverse si perdevano tranquillità, clientela importante e negozi storici, andava tutto bene, non c’erano comitati d’amore di Milano Marittima. Adesso che i problemi li ha pure il cosiddetto centro, ecco che, apriti cielo, Milano Marittima ha i problemi! Dobbiamo tutti essere partecipi e solidali, altrimenti non ami Milano Marittima. Ma fatemi il piacere!
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi