Milano Marittima è una sola, non esistono centri, periferie o zone. Se si inventano aree di serie A e B, la località sarà sempre in sofferenza.

Lo scorso 13 Dicembre 2024, a pochi giorni dal nuovo anno 2025, cioè il primo quarto del Terzo Millennio, leggendo due articoli sulla stampa locale, vedo con estremo sconforto e disappunto che la volontà di cambiare rotta nonostante le chiacchiere proprio non c’è.

milano marittima cambiamo target turistico
Carlino del 13 dicembre 2024

Il primo è apparso sul Carlino, titolo “Milano Marittima, cambiamo target turistico” che poi sostanzialmente vuol dire tornare a quel target turistico che ha fatto la storia e la fortuna della nostra cittadina. Quando leggo “sperando che per Milano Marittima ci sia una spinta per farla tornare com’era” credo purtroppo si stia sognando e nulla più.

Quella Milano Marittima che si vorrebbe ritrovare, aveva delle caratteristiche che oggi nessuno, neanche un genio, può riportare in auge, perché era innanzitutto una Milano Marittima di persone ed imprenditori con grandi capacità e, diciamocelo, attributi, che oggi è parecchio difficile trovare nei loro sedicenti omologhi. Una pianta che non ha buone radici non può dare buoni frutti, mancano le basi per farlo.

Sono rimasto male quando un esponente dell’opposizione, che conosciamo tutti e tanti stimiamo, durante un pubblico incontro ha detto (se l’articolo non riferisce male) che “Dobbiamo anche occuparci del fatto che il centro di Milano Marittima non ha più una passeggiata, se roviniamo la passeggiata ed il commercio, la gente poi non verrà più neanche in spiaggia”. Veramente tutta Milano Marittima era una passeggiata, soprattutto Viale Matteotti, però quando il viale principale della città, quello che vedeva la prima passeggiata dei turisti, ha cominciato ad essere declassato da una politica denigratoria stupida e controproducente, etichettandolo come periferia, nessuno ha difeso decine e decine di esercenti che da un momento all’altro hanno perso appeal e reddito. Non abbiamo visto nessun esponente politico o di categoria difendere la zona che era il cuore economico di Milano Marittima. Sarebbe da capire perché. Perché i problemi di Milano Marittima, da qualche anno, sono solo i problemi del cosiddetto centro e basta? Siamo tutti cittadini alla pari, paghiamo tutti le stesse tasse o abbiamo cittadini e negozianti di serie A e B? Addirittura noi negozianti del Viale Matteotti abbiamo visto morire la tradizionale passeggiata grazie, si fa per dire, ad un trenino che passando addirittura su Viale Due Giugno, portava gli ospiti degli hotel delle traverse direttamente in centro, saltando tutta la nostra rete commerciale, questo è stato giusto?

Sul Corriere dello stesso giorno trovo scritto della nascita di un comitato per risollevare Milano Marittima, che vuole dare una mano anche ai commercianti che, causa affitti altissimi ed in aumento costante, sono stati costretti a chiudere l’attività, ed il comitato addirittura vorrebbe mettere a disposizione consulenti e accesso a fondi economici per mettere un freno a questo andazzo. Per carità, tutto fantastico, meritevole di lode, ma la domanda torna: da anni parecchie attività, specialmente alle traverse, hanno chiuso bottega, è mai interessato a nessuno? Praticamente non abbiamo sentito neanche un “ci dispiace” di circostanza, anzi, qualcuno ha pure avanzato che eravamo tutta gente che ha chiuso perché non sapevamo lavorare! Famiglie che per decenni sono state la spina dorsale dell’economia della località, di botto non sapevano più lavorare. Offesi e mazziati.

Comunque, una dose di verità c’era, da quando abbiamo questo target nazionalpopolare di turismo è davvero difficile lavorare e stare in piedi, la mia attività (La Tartana ndr) ha chiuso nel 2010 perché era sparita la clientela di livello, quella vera. È logico capire, tranne se sei cervese, che quando trasformi quasi tutti gli hotel 4 stelle di Milano Marittima in Family Hotel, praticamente azzeri il bacino di clientela di tante attività di livello, dato che la capacità di spesa è completamente diversa. Un discorso di facile comprensione. Quanto al discorso affitti altissimi, siamo d’accordo che anche a me sembrano assurdi, ma è anche vero che ciascuno può chiedere il prezzo che vuole se continuano a trovare gente disposta a pagarlo, inutile poi fare le vittime solo perché ci si illude ancora che Milano Marittima sia una località di alta gamma dove basta aprire la serranda e la gente arriva.

Di tutto ciò, quello che mi fa più specie è che nel comitato per il rilancio di Milano Marittima non ci sia nessuno di Milano Marittima (c’è addirittura il circolo pescatori) e che il comitato stesso pare si chiamerà Cervia Co e non Milano Marittima Co. Inutile aggiungere altro.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *