Siamo arrivati al 2024 e mentre il calendario avanza, una certa mentalità sbagliata fa arretrare Milano Marittima, e non si vede ravvedimento.
Chi va al circo si aspetta di farsi quattro risate, qui invece c’è da piangere. Lo dicono in tanti e in tanti lo scrivono sui social, ma pare che da tempo certi commenti non allineati con la propaganda vengano regolarmente eliminati, idem su alcune chat di Whatsapp, dove ormai compare solo il pensiero che deve passare. Quanto al mio di pensiero, vedo che a Milano Marittima si va avanti con gli anni, col calendario, ma la mentalità per gestirla resta la stessa. La stessa sbagliata degli ultimi anni. Il modus operandi che ha distrutto una delle più belle e uniche realtà cittadine e turistiche d’Italia.
LA STORIA CONTINUA A RIPETERSI OGNI ANNO
Sul Carlino del 31 dicembre 2023 Paola Brunelli presidente Asshotel Confesercenti parlava di “una fine d’anno sotto tono, gli alberghi aperti sono pochi, aprire una struttura per pochi giorni non avendo la garanzia del tutto esaurito ha un costo che non tutti possono permettersi, trovare staff non è facile, poca gente a spasso per le vetrine“. Una visione confermata anche dal collega Ascom Gianni Casadei “meno del 10% delle strutture ricettive del territorio hanno risposto alla chiamata natalizia”. Sai che novità! Sempre le stesse parole ogni anno, ogni festività, ogni stagione. Senza scomodare troppo il mio archivio, mi viene in mente un articolo copia e incolla del 30 dicembre 2022 pubblicato sul Corriere Romagna dove si leggeva “una sola notte in hotel, feste mordi e fuggi, si lavora per passione, prenotazioni a rilento, aprire non conviene, molti esercizi con luci spente e serrande abbassate, poco ottimismo per l’Epifania”.
CAMBIO DI NOME MA NON DI MENTALITÀ
Carissimi, è inutile e quasi una presa in giro creare continuamente nuovi marchi, brand, enti di promozione turistica se poi si ha sempre la stessa modalità di azione. Sul Carlino del 19 dicembre 2023 leggevamo appunto del nuovo ente turistico Cervia In e abbiamo letto la solita propaganda “Perso appeal, dobbiamo intervenire, per il settore lusso si punterà sempre più su Milano marittima, creare una governance dove condividere idee, progetti e soluzioni alle problematiche”. Sono anni e anni che si sentono queste stesse parole, dovete cambiare cervello, non dovete cambiare nome agli enti turistici. Una Cinquecento non diventa una Ferrari perché le cambio il nome sulla carrozzeria. E poi, aggiungo, basta dire che si ascoltano le persone, non è mai stato ascoltato nessuno, dopo nessuna riunione si è soddisfatta almeno una richiesta, è sempre tutto già deciso, amen.
Nell’intervista uscita il 31 dicembre 2023 sul Carlino, Gianni Casadei ha detto benissimo (e non è la prima volta) dicendo che non abbiamo problemi di investimenti ma di come vengono spesi, visto che gli eventi festivi di Milano Marittima sono costati oltre 450 mila euro, con i risultati che sappiamo, Rimini ne ha spesi 500 mila garantendo lavoro ai 500 hotel aperti “Sono fortemente convinto sia estremamente necessario trovare un motivo unico e originale per far visita a Cervia e non possono essere le piste ormai in ogni città o paesino”.
IL SUPER CIRCUS DI MILANO MARITTIMA
Ma proprio perché hanno ridotto Milano Marittima ad un paesino, la loro trovata non poteva che essere l’ennesima paesanata e quindi abbiamo assistito a mangiafuoco, giocolieri, clown, trampolieri chiamandolo Super Circus, con tanto di banda altrettanto paesana a fare parata, roba da paese di campagna dell’800. Il tutto in un centro addobbato di luminarie da paese del Meridione e completamente avulse dal nostro contesto. Insomma, un’accozzaglia di roba fuori luogo e fuori tempo.
La vedo dura trovare oggi e domani motivi unici come appeal, perché negli ultimi anni, proprio questi, si è fatto di tutto per eliminarli e omologare la nostra realtà a quella di tante altre località che certo non avevano il nostro livello e meno ancora quel patrimonio verde vittima delle ormai motoseghe perpetue.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi
sempre peggio a Mi.ma, purtroppo anche in estate si fa poco per il turismo, e pensare che a Mi.Ma, considerata città di lusso, si paga l’Imu molto più alta che a Cervia. io direi più che lusso, degrado.
Ne vogliamo discutere …. E nel periodo estivo come siamo messi ???? Anni fa ( circa 5:6 anni fa ) Milano Marittima era frequentata da bella clientela …. Ora solo di marmaglia che urla tutta la notte …per non parlare del lungomare … non è possibile passeggiare perché è delle biciclette ecc… che non ti venga in mente di camminare a piedi altrimenti ti tranciano … ecco l’immagine di Milano Marittima e un vero degrado sempre peggio … questa è la nostra Milano Marittima… secondo me bisogna farsi 2 domande…. È meglio correre ai ripari ….