L’allestimento natalizio a Milano Marittima ha innescato varie critiche e polemiche, addirittura una petizione al Comune.

Ci risiamo. Si potrebbe riassumere la querelle del Natale apparsa sul Carlino del 12 Dicembre e sui social locali, che tutto sta bene nei periodi di vacche grasse e niente sta bene nei periodi di vacche magre, anzi magrissime.

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Natale 2023, la pista di pattinaggio su ghiaccio

Sono oltre 10 anni che su questo blog cerco di farvi capire la situazione reale di Milano Marittima, eppure il concetto per quanto semplice, evidentemente non entra. Sono anni che vi ripeto (come ad esempio in questo articolo) che viviamo le stesse situazioni nei vari momenti dell’anno e chi dovrebbe cambiare rotta va assolutamente dritto, perché si sa, a Milano Marittima e Cervia, tutto è sempre un successo, ci mancherebbe!

LA PETIZIONE DI NATALE, ECCO COSA È SUCCESSO

Dicembre 2023, a una decina di giorni dal Santo Natale, 16 commercianti del centro di Milano Marittima invece di scrivere a Babbo Natale hanno scritto a chi di dovere, lamentando la “desolazione” degli allestimenti alla Rotonda Primo Maggio, a partire dall’unica casetta accessoria alla pista, cosa che, come scrive il Carlino, è stata anche criticata da “diversi cittadini”, che poi chissà se sono davvero cittadini di Milano Marittima. Secondo la petizione la cassetta si “discosta dal progetto complessivo (…) di decoro e organizzazione del centro (…) generando un impatto negativo sulle attività commerciali”.

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Le luminarie in Viale Gramsci

Ma quando a raffica hanno aperto in centro i famosi abbeveratoi, anima del casinificio estivo, che hanno cambiato non solo la fruizione del centro stesso ma di tutta l’economia ed immagine di Milano Marittima, non ho visto grandi petizioni per la difesa del decoro. Comunque, credo che, al netto di tutto, i 16 firmatari (e non so i nomi credetemi) abbiano ragione. Organizzare eventi non significa un cacchio, bisogna saperli organizzare, bisogna capire l’impatto sul territorio, sulla gente, il possibile e auspicabile ritorno economico e di immagine. Fare gli sburoni insistendo sulla pista più grande d’Europa e poi averla piazzata in un contesto desolante che manco la sagra del cicciolo di Doberdò, fa capire davvero, ammesso si voglia capire, a chi siamo in mano.

La frase “sono lontani i tempi della pista del ghiaccio allestita attorno alla Rotonda Primo Maggio, allora tutti gli operatori si erano dimostrati entusiasti dell’iniziativa e pure delle casette natalizie che avevano riscosso interesse ed adesioni da parte degli stessi” non è una frase estratta dall’articolo del Carlino del 12 Dicembre 2023, ma è una frase che proviene dal Corriere del 12 Aprile 2016 su altre polemiche di allestimenti in centro per la Pasqua.

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La pista del ghiaccio di Milano Marittima

Insomma, come sempre non si è imparato una mazza e si crede di risolvere tutto con quattro luminarie stile Lecce e non certo Madonna di Campiglio (e dire che ancora a fine anni ’80 tutto il Viale Matteotti, dai campeggi alla Rotonda, era accessoriato di bellissime luminarie, oggi non si capisce perché limitate al magico circolo di Viale Romagna), un’inaugurazione affidata a Claudio Cecchetto che fa pensare che forse Valeria Marini non è più tanto “amica di Milano Marittima” come diceva, e il solito bombardamento di articoli di propaganda della serie quanto siamo belli, quanto siamo bravi, quanto siamo vip, glamour, fashion ed esclusivi.

E gli va anche bene che i 16 hanno usato la parola desolazione, perché io, invece, con l’esperienza di oltre mezzo secolo della mia Milano Marittima, avrei usato una parola diversa: squallore. La vera desolazione di Milano Marittima, tutta Milano Marittima, è iniziata ormai un po’ di anni fa, cari amici, quando si è fatta tabula rasa dei negozi di varia necessità e soprattutto degli autentici cittadini, e anche qui si persiste nell’intento.

Alla fine dell’articolo del 2016 c’era scritto “si chiede ora una pausa di riflessione”. Sono passati 8 anni, dico 8 anni, e la riflessione dov’è?

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

5 risposte

  1. capita di avere un’amministrazione cittadina incapace ma boriosa, che non vuol capire che occorre affidarsi a dei professionisti, purtroppo questa incapacità dura da troppo tempo e la colpa è dei complici che li votano da 77 anni, quindi termino ricordando ai cervesi il proverbio che dice “chi è colpa dei suoi mali pianga se stesso”.

  2. Non ho ancora visto le luminarie natalizie. Ma certo è che se oggi Milano marittima appare squallida non è per luminarie NON indovinate..ma come dice l’articolo, da anni e anni di politiche che via via l’hanno depauperizzata del suo valore…
    Milano marittima era elegante, raffinata e semplice al tempo stesso…..ora ha perso tutte queste sue caratteristiche…

  3. buongiorno a tutti e buon 2024
    da 55 anni trascorro le vacanze estive MM e due anni fa’ ho acquistato casa,anche se la cittadina non è più la stessa di anche solo dieci anni fa’. Ho alle spalle 14 anni come primo cittadino di un comune di 8000 residenti e conosco certe dinamiche che sostengono scelte e presa di posizione di una amministrazione comunale.Viva Cervia e MM lasciata al suo destino e uno scontato declino,se non si cambia rotta.Non è sufficiente il bel viale ciclopedonale fronte spiaggia se lasci pieno potere e arricchisci solo i bagni che ormai hanno fagocitato tutte le altre attività commerciali nella cittadina.
    Atttenzione che la rivoluzione delle concessioni balneari potrebbero favorire grandi gruppi a discapito delle famiglie che oggi gestiscono la spiaggia,e ciò si aggiungerebbe al contraccolpo già subito dalle attività commerciali in centro.
    MM non può continuare a contare sull’onda dei bei tempi andati.Chi viene per la prima volta per curiosità, non ritorna perché non trova riscontro tra quanto sentito dire e ciò che trova.
    Chi abita qui,chi ha un’attività commerciale,chi ama MM deve aggregarsi e sensibilizzare l’am comunale a una più attiva e costruttiva politica per il rilancio di MM.La gente conosce MM e nonCervia
    e valorizzarla ,restituirle il fascino di non tanto tempo fa, sarebbe da traino anche per la bella Cervia. Le feste natalizie sono state l’ennesima dimostrazione di quale attenzione ci sia stata per la nostra cittadina .Illiminazioni inadeguate,zero eventi ,pista del ghiaccio senza un corollario di eventi aggreganti. Ieri a mezzanotte 20 persone in rotonda 1 maggio.
    Non voglio in questo mio intervento parlare di altre inadeguatezze e ci sarebbe un lungo elenco, vorrei stimolare chi ci abita,chi gestisce un’attività,chi ama MM a unirsi per cercare di sensibilizzare l’am comunale a un cambio di rotta per ridare alla cittadina il fascino di un tempo non tanto lontano .
    Mario

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