La movida di Milano Marittima inizia a espandersi e il circolo nautico di Cervia è la prima vittima del nuovo focolaio.
E ci risiamo con la solita storia del quando qualcosa accade a te chi se ne frega, ma se la stessa cosa accade a me, apriti cielo! Lo diciamo da 11 anni, ovvero da quando esiste questo blog, e personalmente lo denuncio da molto prima che a Milano Marittima la sedicente movida in realtà è solo un grande casinificio, è come un tumore e come ogni tumore parte localizzato per poi espandersi dappertutto con le metastasi, è inevitabile.
GLI ATTI VANDALICI AL CIRLO NAUTICO DI CERVIA
Ieri, 18 Aprile 2023, erano sul Corriere (qui la notizia), il giorno prima erano sul web, le giuste lamentele e la giusta indignazione del presidente di quel circolo nautico vittima degli eccessi delinquenziali dei nuovi frequentatori della nostra città, la nuova frontiera di un turismo che, diciamocelo, in tanti hanno cercato, coccolato e difeso. Gli stessi che assalivano verbalmente o sui giornali quelli come me, come noi, che chiediamo solo civiltà, educazione, un turismo normale.
Eravamo degli stronzi classisti, eravamo degli ignoranti di politica turistica aggiornata alle nuove tendenze. Eravamo quelli che a Milano Marittima volevano i vecchi, il mortorio, la tomba. Quelli da sfottere con frasi “mica vorrete dormire e stare tranquilli a Milano Marittima in estate!”. Quelli che ogni mattina trovavano nel cortile cagate, pisciate e vomitate, che trovavano l’automobile con gli specchietti scassati e i tergicristalli piegati. Quelli che trovavano vandalizzata la segnaletica stradale, deturpati i giardini pubblici e privati. Quelli che non avevano dormito un minuto per gli urli e schiamazzi nelle traverse fino alla alba. Tanto succedeva in centro, tanto succedeva alle traverse, in hotel non si sentiva niente, lontano da quelle strade non si sentiva niente, chi se ne frega, fatti loro. Se non vi sta bene vendete la casa e andate a rompere i coglioni altrove.
Questo ci dicevano, magari gli stessi che oggi vanno a scrivere la loro preoccupazione sui social e sui giornali, perché adesso sono pure cazzi loro e sono cazzi amari. La brutta abitudine di non voler ragionare come una comunità, ognuno pensa al proprio orticello e amen. Andate a rileggere i miei articoli e soprattutto i tanti, troppi commenti al seguito.
Certo che il presidente Savelli ha ragione ad essere preoccupato per le risse, le violazioni di domicilio e per i danni, ma quando questo succedeva a solo un chilometro dal suo circolo non era preoccupato? Siamo città e cittadini diversi? È vero che il circolo nautico non è a Milano Marittima, ma è vero che fu fondato da esponenti di famiglie illustri che appartengono alla nostra storia e che in buona parte chi scrive conosce bene.
LA MOVIDA IN STILE MIMA È LA NUOVA ECONOMIA DI MILANO MARITTIMA
Fa veramente rabbrividire leggere sul Corriere del 15 Aprile 2023 che “Milano Marittima è pronta per l’estate con l’occupazione degli stalli per la movida, la misura è prevista da un ordinanza del Comune che ha per obiettivo quello di sostenere lo sviluppo economico”. E secondo voi questa roba sarebbe sviluppo? Ma avete mai aperto un vocabolario di lingua italiana? Sviluppo economico… la memoria mi torna a quando mandavano le ronde a fare le multe al Cluny per una nota in più di pianoforte a mezzanotte o a far abbassare le serrande delle attività con una tigna nazista che sapeva di vera persecuzione della città dei “Signur”. Il che dimostra che oggi come ieri non avete mai capito nulla di turismo, soprattutto di turismo di élite.
Chi comanda lo abbiamo visto benissimo durante il Covid, quando invece di evitare gli assembramenti di ragazzi in poche centinaia di metri quadrati, il primo pensiero è stato al contrario quello di tutelarli con la cosiddetta “isola”, quando pochi giorni prima non avevi il diritto neanche di far festa con i parenti in casa tua, quando se eravamo due in auto non potevamo sederci accanto, e se facevi una passeggiata da solo in spiaggia venivano a farti il verbale in elicottero.
Forse fanno bene quelli che oggi la chiamano MiMA, perché chiamarla Milano Marittima è ormai una bestemmia per noi che abbiamo conosciuto la località nella sua bellezza. Si, ce l’avete fatta, questa è MiMa, la vostra MiMa.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi