A Milano Marittima abbiamo due mari, quello azzurro dell’acqua e quello verde dei pini che, nonostante i tanti abbattimenti, fa ancora la sua figura.

Purtroppo ci sono tante persone che guardano le altre dall’alto in basso, un atteggiamento deprecabile, guardare Milano Marittima dall’alto in basso è invece un’esperienza bellissima. È vero che le foto aeree abbondano ma l’esperienza dal vivo è molto più bella.

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MILANO MARITTIMA È UN MARE VERDE

Un mare verde, come scrivevano sulle vecchie cartoline, il nostro secondo mare non meno importante, anzi. Un effetto reso possibile anche dalla legge che vietava edifici più alti dei pini.

milano marittima

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Oggi, nonostante le moto seghe abbiano dichiarato una vera guerra ai pini con effetti più devastanti delle trombe d’aria (sto parlando dei pini in paese non in pineta, specifico per chi fa finta di non capire), anche nelle parti più pelate di Milano Marittima, l’effetto del mare verde resta, un po’ meno visto dalle strade.

residence touring

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Guardando queste foto viene istintivo, anche alla persona meno sensibile a certe tematiche o all’affetto per la località, dire che eravamo davvero un luogo assolutamente unico e privilegiato, una località che se lasciata com’era, almeno fino a pochi anni fa, pardon molte colate di cemento fa, sarebbe stata un’eccellenza, un modello, dato che sempre più spesso si parla di città green. Lo eravamo dalla fondazione, lo eravamo fino a 30 anni fa. Il resto è propaganda.

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campi da tennis pini

Una volta segavi un albero e dovevi ripiantarne tre, poi si è passati a due. Adesso ne segano 2 e ne ripiantano uno, tipo Viale dei Mille, dove stanno segando 39 platani per rimetterne su solo 20 (cfr Carlino 21 gennaio 2023).

Sarà sciocco, ogni tanto ci ricordiamo di quando vedevamo gli scoiattoli sui rami davanti alle finestre. Sembrava una favola per bambini, ma era invece una realtà da adulti. Altro che i pini stanno bene in pineta, i pini stavano benissimo in paese e anche vicino o dentro le strade, non andavamo mica col carretto, anzi, le moto del circuito motociclistico andavano fortissimo e chissà come mai nessun problema per le radici dei pini che erano belli grandi. Ma è inutile parlare agli imbecilli e agli ipocriti.

circuito moto

Le cadute di pini hanno tanti possibili motivi, è troppo facile dare la colpa al vento. Radici tagliate o tombate nel cemento durante i lavori pubblici o privati, non aiutano di certo la sopravvivenza di nessuna pianta. Cambi di terreno per lottizzazioni e potature drastiche, anche. Se creiamo dei problemi a carico dell’apparato radicale andiamo ad inficiare anche sul fittone, in quanto buona parte dei rami presenti corrispondono a porzioni radicali ben precise. È come tagliare le vene ad un essere umano. Fra l’altro, riducendo la chioma dei pini facciamo qualcosa di controproducente e pericoloso proprio per la stabilità del pino come ci spiega il Dott. Giovanni Morelli (tra i massimi esperti di gestione di alberi in Europa) nel video che potete vedere cliccando qui.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

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