Dopo la burrasca del 17 settembre a Milano Marittima continuano ad andare senza sosta le motoseghe sia nel privato che nel pubblico.
Ottobre 2022, mentre si fanno sempre più insistenti voci sulla prossima chiusura di un noto bar e addirittura anche di un notissimo ristorante di Milano Marittima, e speriamo restino solo voci, di sicuro c’è che le motoseghe stanno facendo sparire ancora tanto verde.
Sembra di essere ritornati ai mesi precedenti la stagione estiva, quando a Milano Marittima si sentiva di continuo il ronzio delle motoseghe in aree pubbliche e private.
LE MOTOSEGHE COME PREVENZIONE
Siamo d’accordo che l’ultima burrasca, con venti arrivati anche a 110 chilometri orari, sia stata pesante, ma ormai sono più i pini tagliati dopo, che quelli caduti durante. Da tempo ormai basta una giornata un po’ ventosa e giù a segare pini. A Milano Marittima in questi giorni si sega a man bassa e, francamente, non si capisce la vera ratio, se si esclude la supposta pericolosità. Un taglio preventivo per supposte ragioni di sicurezza fa ricordare un po’ le guerre preventive inventate nel ‘900 per giustificare a priori scelte proprie. In fin dei conti con questa mentalità si possono segare tutti i pini di Milano marittima, dato che potenzialmente tutti potrebbero cadere su un auto, su un caseggiato, su un passante, e questo vale per tutte le alberature urbane di tutte le città del pianeta.
PARADOSSI
Solo un cretino può dire che gli alberi in città non vanno bene, eppure di cretini ne sento parecchi, i quali vogliono stare nel paese degli alberi per antonomasia, però gli alberi gli danno fastidio, un po’ come voler abitare a Venezia e lamentarsi che ci sono troppi canali con acqua. E ovviamente si sega ancora a tutta randa per dar spazio a nuovo cemento, facendo fuori anche pini dal tronco enorme a ridosso della pineta, sradicandoli da radici che a vedersi fanno impressione.
Dicono che manutenere i pini è complesso e soprattutto costoso, strano però che un tempo, quando ne avevamo 20 volte di più, nessuno se ne lamentava. Strano che adesso, che abbiamo sempre più sedicenti residenti facoltosi con appartamenti milionari, si faccia caso a 4 soldi per le potature private.
UNA DI NOI
L’altro giorno mi ha commosso vedere il necrologio di una signora che abitava vicino a me, non solo perché conosco da mezzo secolo la famiglia, ma perché c’era scritto che le offerte sarebbero state usate per piantare un pino. Del resto era una di noi, perché noi di Milano Marittima, quelli veri, abbiamo sempre sentito i pini ed il verde parte integrante non solo della nostra località, ma anche parte integrante di noi, a differenza di chi arriva a Milano Marittima già con le motoseghe in mano per distruggere il nostro paradiso verde, e ci è già riuscito in buona parte.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi