Nuovi bazar etnici e una Milano Marittima con le serrande già abbassate da un mese, fanno da contrasto ad un’ipotetica alta scuola di turismo pensata nel 2015.

3 Ottobre 2022, ad un mese ormai dalla conclusione della stagione turistica, lontani dagli anni in cui arrivavamo a metà mese aperti anche la sera pieni di turisti tedeschi di alta gamma alle traverse, per Milano Marittima girano solo sfaccendati dipendenti di hotel chiusi provenienti da lontane regioni italiane ed europee, e un grande numero di indiani e pakistani, non pochi dei quali tuttora aperti coi loro bazar pseudo etnici, forse perché hanno tutti appartamenti a Milano Marittima vicino alle attività e molti godono del reddito di cittadinanza.

INDIA MARITTIMA

India Marittima e l'alta scuola di turismo

E vi informo che si sa per certo che sul Matteotti hanno già preso accordi per subentrare in nuovi negozi, una moltiplicazione esponenziale assurda che però non fa batter ciglio a nessuno. Eppure, se nel suddetto viale aprissero a raffica negozi di Bulgari o Armani tutti uguali e a poca distanza, scommetto che qualcuno qualche domanda se la farebbe, invece… idem per la residenza.

Quando Milano Marittima era popolatissima e c’eravamo solo noi, ovviamente giù con la cazzata che non ci abitava nessuno, evidentemente non eravamo nessuno, noialtri, adesso che d’inverno Milano Marittima è praticamente un quartiere di Mumbai o Timișoara, nessuno dice nulla.

L’importante è il lungomare e non il paese Milano Marittima, infatti, sul Corriere Romagna del 29 settembre 2022 si leggeva “Lungomare pronto entro il 2023 fra Nona e Diciannovesima Traversa. È diventato un vero e proprio paradiso per ciclisti e pedoni che lo affollano con grande soddisfazione”. Fatto questo fatto tutto, no?

L’ALTA SCUOLA DI TURISMO

Nel periodico La Riviera di Cervia di Aprile 2015 c’era la proposta di aprire a Milano Marittima una “alta scuola di turismo”. Per insegnare cosa? A chiudere gli hotel a fine Agosto e primi di Settembre? Per aprire altri family e B&B per incrementare ancora di più il turismo della ragazzaglia molesta della movida e del basso proletariato? Aprire una alta scuola dove hotel 4 stelle sono diventati ostelli invece di mantenere il rango?

LO STRANO SONDAGGIO DI TRIPADVISOR

Su un numero del 2018 del periodico comunale c’era un articolo trionfante, come solito, su Cervia e Milano marittima al top delle preferenze mondiali assieme ad altre città secondo un sondaggio di TripAdvisor. Cervia al nono posto dopo Roma, Firenze, Venezia, Sorrento, Rimini, Milano, Ischia, Napoli e addirittura davanti a Positano, si a Positano, la strafamosa località della costiera che fu anche baronia della famiglia di mia nonna dal 1571.

India Marittima e l'alta scuola di turismo

Come facciamo noi, un posto dove proliferano attività di bassissimo livello e discutibile offerta, per di più aperte solo un quarto dell’anno e se va bene un terzo, ad essere in classifica assieme a città di enorme richiamo e attive 365 giorni all’anno è un mistero.

Località poverissime come Biarritz, Portofino, la Costa Smeralda e Positano stessa hanno saputo col tempo sfruttare la preferenza di un turismo di élite che le ha fatte progredire, invece Milano Marittima, che già dalla sua nascita era stata pensata per un turismo di alta gamma, si è fatto di tutto per ridurla a lido sempre più popolare e proletario come tutta la stampa nazionale la ritrae da tempo, purtroppo, da destra e da sinistra.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

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