Tempi di crisi o meno la linea resta quella: privilegiare Cervia col superfluo e privare Milano Marittima del necessario.

Qual è lo scopo di un museo? Conservare e condividere. Come laureato in Conservazione dei beni culturali credo di conoscere la materia. Quale doveva essere lo scopo di Milano Marittima dal punto di vista paesaggistico, residenziale e turistico? Conservare e condividere, la stessa “mission”, come dicono i fighetti.

IL MUSEO DI FACCIATA

Mentre scrivo sono al bar e un signore assai distinto chiede, Ironman a parte, come mai Milano Marittima sia già un mortorio su vari fronti, cosa che chiunque può constatare da inizio settembre, e siamo solo a metà mese… Siamo passati da museo della bellezza a museo delle cere, dove si tiene viva solo una facciata che fa sempre più pena.

Poco prima del bar ero al minimarket, invece delle caramelle o delle sportine come una volta, davanti alla cassa c’era una pila di una ventina di copie di quel Propaganda Life che trovi ormai in ogni angolo di Milano Marittima. Tempo fa qualcuno lo aveva lasciato, ripeto lasciato, spero non portato, anche in chiesa vicino alle altre pubblicazioni religiose. Del resto questo bombardamento mediatico patinato è una nuova religione da osservare coi dovuti comandamenti. Poi fai domande precise che non corrispondono a quelle prestabilite e tanti saluti.

IL NATALE È SALVO

Titolone alcuni giorni fa sul Corriere Romagna che informava che per Natale hanno salvato la pista di ghiaccio nonostante i rincari esponenziali di luce, gas e acqua che tutti sappiamo. Pensa che colpo, che meraviglia.

Milano Marittima museo

Non era meglio risparmiare su queste cazzate estemporanee, che portano pochissimo e costano tantissimo, e usare il denaro pubblico in maniera più pratica, come riassetto di strade e marciapiedi? Dove spesso la gente scivola, e non per divertimento.

Strade, illuminazione, fogne, marciapiedi a Milano Marittima sono in sofferenza da decenni, ma si sa, tanto i turisti vengono comunque e per quei quattro vecchi residenti, cioè pure pochi voti utili, non stiamo ad impazzire, meglio investire oro nel forese, li bisogna mantenere fedele l’elettorato anche se da sempre il 70% delle entrate comunali la fa Milano Marittima, quel che conta è che oltre il 70% dei voti si fa dal forese.

LA PROPAGANDA SUI GIORNALINI

Quest’anno è andato di moda il revival dei villini Liberty. A San Remo, per esempio, sono ancora circa 400 quelli storici protetti dall’ANDEL. I nostri sono altrettanto protetti dall’Associazione Nazionale Difesa Edifici Liberty o bastano le targhette gentilmente pagate dal Rotary? Regolarmente vandalizzate ogni weekend dai giovani fashion?

Ed è proprio lì che ti attaccano, quando dici che c’era tutto da conservare, perché ti dicono che a avresti voluto realizzare un museo statico. Fanno finta di non capire che volevi fosse preservato un sistema assolutamente vincente e particolare, ma dove gente come loro non avrebbe mai potuto trovare posto, ecco il nocciolo della questione, ed il nuovo che hanno imposto a Milano Marittima si è visto cos’è stato e cos’è. Altro che nuova linfa, è stato tombare un paese vivo ed invidiato riducendo i mesi lavorativi e riducendo la qualità del turismo. Questo accade quando si riduce la professionalità e l’attrattività di livello. Basta vedere Viale Matteotti e le traverse, il vero nucleo di Milano Marittima: moltiplicazione di family hotel ricavati addirittura da hotel un tempo prestigiosi a 4 stelle, moltiplicazione dei caseggiati pollaio, moltiplicazione dei negozi etnici, moltiplicazione dei residenti annuali che altrove  popolano le periferie più povere.

Comunque stiamo pure allegri che a Natale avremo l’utilissima pista del ghiaccio.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

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