Chissà come sarebbe andata se l’Accademia di Brera avesse tutelato la bellezza e il paesaggio di Milano Marittima come ha fatto per l’isola Comacina.
Ma quanto è bello il lago di Como, ci insegnano i vip americani come Jennifer Lopez che fa eco a George Cloney, e com’è poetica quella isola Comacina da cui furono cacciati i miei antenati Mazzi nel 1169 e che finì poi sotto l’Accademia di Brera nel 1919, quella stessa accademia del Palanti fondatore di Milano Marittima, che doveva tutelarne bellezza e paesaggio.
Magari l’Accademia di Brera avesse avuto l’incarico anche per Milano Marittima, la sua poesia sarebbe tutt’oggi ammirabile da tutti. Resta invece solo nelle vecchie foto fino almeno agli anni ’80. La mia traversa è cambiata più per i muri che hanno tirato su che per i pini che sono finiti giù, eventi naturali o meno. E non mi ci abituo, il confronto è sempre li ogni giorno, ogni passo, ogni metro, ogni stagione, fra la memoria e l’attualità.
Non parliamo poi di quando tiro fuori le mie foto o quelle vintage che qualcuno mi regala della sua famiglia, com’è stato con alcune foto della storica famiglia di Antonio Pansecchi e di sua moglie Carmen Guidi, dell’omonima pensione della Settima Traversa, che fu loro già dei tempi del pionierismo del boom degli anni ’50.
Il “problema”, per chi non può riattivare i ricordi anche solo da un particolare, è che tutte le foto di allora sono dominate dal verde, pini, cespugli, aiuole e roseti che rendono difficile vedere i caseggiati. Adesso invece vedi solo cemento… Non è normale, per me, fare 150 metri da casa al mare senza un metro di ombra, quando prima mi pareva di attraversare un tunnel di pini fiancheggiato da roseti.
Sembrerà strano ma la vera magia di Milano Marittima era durante le nevicate invernali e primaverili, Aprile compreso, quando, stranamente e nonostante la massa di neve, difficilmente cadevano pini, massimo due rami, evidentemente allora erano tutti sani, oggi tutti malati, oppure la neve era finta e pesava meno, mah…
La famiglia Pansecchi è storia di Milano Marittima, essendo presente da tempi remoti. E’ proprio grazie ad Amalia Pansecchi e a Silvia Battistini che dobbiamo la nascita della nostra chiesa e parrocchia Stella Maris tramite la famosa richiesta di terreno effettuata durate la visita in Rotonda Primo Maggio dell’allora capo di stato Mussolini che regalò poi la terra ai frati Francescani.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi