Sale giochi, minigolf e piste delle macchinine. Viaggio fra le attività scomparse e ancora presenti del divertimento sano di Milano Marittima.
L’altro giorno, mentre al supermercato sceglievo i pomodori, mi sono trovato accanto il Vikingo, o meglio l’ex Vikingo, che un tempo ostentava belle ragazze, oggi invece ostenta rosari, crocifissi e una presunta parentela col Duce. Sua madre è di quelle parti. Certamente suo padre, Elio Fabbri, aveva anni fa la sala giochi sul ballatoio del condominio La Bussola. Dall’altro canto c’erano due sarti rinomati, oggi invece c’è un locale di beverage che attira molti più ragazzi che una sala giochi. I nuovi punti di aggregazione.
Lo erano anche le sale giochi, fino agli anni ’90, anche se gli anni forti furono certamente ’60, ’70 ed ’80. Vi si formavano vere e proprie comitive, veri clan, anche da noi a Milano Marittima.
LE SALE GIOCHI DI MILANO MARITTIMA
Proprio da un mesetto ha chiuso i battenti la sala giochi della Terza Traversa, davanti all’hotel Vela, che aveva preso posto di un bar e dove ancora prima c’era il Woodpecker dal 1952 fino al 1968, quando aprì quello a cupola nella Bassona (qui la sua storia). Sparita anche la piccola sala giochi in Rotonda Corelli, davanti all’hotel Aurelia. Idem la Las Vegas in Viale Ravenna dov’è oggi la Boutique Resina della famiglia Ravagnan. Resiste quella in viale Forlì, quella in Rotonda Don Minzoni e la vecchia Hippy alla Seconda Traversa, che anni fa pareva dovesse far posto ad una catena di appartamenti che, comunque, verranno realizzati a breve poco distante.
Forse la più nota sala giochi di Milano Marittima è il Dollaro che un tempo era divisa in due, sotto e davanti al Pineta, cioè affianco al vecchio ristorante Zi Teresa, dove papà aveva sempre un tavolo disponibile e dove adesso c’è il Pacifico.
MINIGOLF E PISTE DELLE MACCHININE
Divertimenti innocenti, come lo erano per i più piccini i minigolf o le piste delle macchinine.
I minigolf li trovavi in hotel come Adria e Mare Pineta, nelle colonie come la Montecatini, nei giardini privati come quello del padre del velista Simone Bianchetti all’angolo della Diciottesima Traversa col Matteotti, ed anche al soggiorno militare.
Piccole piste delle macchinine le trovavi all’Ottava Traversa sul Viale 2 Giugno di fianco al noleggio delle biciclette dei Dradi o sul Matteotti davanti al negozio Foto Benini, che l’aveva ereditata proprio dalla precedente sala giochi che era lì prima di lui fra 1968 e 1971.
NON DIMENTICHIAMOCI DEL LUNA PARK
Personalmente non ho mai amato le sale giochi, non mi piaceva andarci, ero più attratto dal Luna Park, che ancora all’alba degli anni ’80 era ospitato nel parco della Colonia Varese oppure in Viale Ravenna, dove si faceva anche il mercato settimanale che poi hanno spostato alla Prima Traversa, dov’è tuttora.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi
Come si chiamava la sala giochi in pieno centro, al piano superiore in cui c’è oggi il Drink Store? Era piuttosto grande, la ricordo fino a fine anni ’90
Pacmania