È in vendita il lotto della Stella Maris, la mia amata chiesa, dove ho avuto pure funzione di Cerimoniere nel 2012.

Questa è la terza mazzata alla chiesa Stella Maris, il colpo di grazia e, è proprio il caso di dirlo, amen.

Chiesa Stella Maris
La chiesa Stella Maris nel secolo scorso

La prima mazzata fu nel Maggio 2016, quando crollò parte del tetto, e avevamo avuto delle avvisaglie. Si aggiunse anche il progetto di restauro dell’allora parroco di volerci dipingere una volta affrescata con punti di illuminazione a LED.

La seconda mazzata, quando ci hanno tolto il titolo di parrocchia avuto con tante lotte. E dire che il vescovo era contrario, ma qualcuno ha tanto fatto e tanto insistito che alla fine ci hanno retrocessi a suffraganei. Nell’inverno scorso i primi passi per vendere e lottizzare, pare per 5 milioni di euro, ma sul prezzo non sono sicuro, sul resto purtroppo si. Sarebbe forse rimasta solo la chiesa.

Via, vendere tutto, hotel e parco, insomma, quasi tutto ciò che a fine anni ’30 il capo del governo aveva regalato ai frati per la chiesa di Santa Maria della Vittoria, poi Stella Maris, ovvero poco più di 19 mila metri quadrati sui quali, vent’anni dopo, padre Geremia Ronconi aveva splendidi e grandiosi progetti rimasti però solo su carta perché aveva polverizzato tutti i soldi tramite il fallimento del famoso trafficante Giuffrè.

Progetti che solo io ho avuto il privilegio di copiare dall’archivio per proporli qui sotto a voi amici del blog.

Chiesa Stella Maris

Chiesa Stella Maris

Chiesa Stella Maris

La mia chiesa, che doveva avere il campanile faro, e ha tuttora una panca privata intestata a Giuseppe Blanc, autore della canzone Giovinezza, cosa che nessuno sa.

giuseppe blanc

Qualcuno ha ricordato che su quel territorio vige un vincolo che impone che in ogni caso il 40% deve restare ad uso ricettivo, ma questo è un vincolo per modo di dire, alle traverse siamo pieni di appartamenti venduti come seconda casa ma al catasto figurano in realtà uffici. Più sicuro dovrebbe essere il vincolo paesaggistico, ma anche quello non è blindato visto quanti pini lasciano segare a Milano marittima da anni ormai.

Ho appena saputo da una mia buona conoscenza, una delle prime albergatrici della Milano Marittima del boom, che per 60 anni davanti alla sua villa in Via del Veronese ha avuto una piccola pinetina, che quel lotto incontaminato è diventato oggi una zona edificabile ed è già stato recintato dal cantiere edile che non credo rispetterà la dozzina di sanissimi e bellissimi pini che vi insistono.

cantiere via del veronese
Il cantiere in Via del Veronese

A Milano Marittima succedono strani miracoli, cubature che lievitano, cubature che vengono spostate, addirittura mastodontici hotel tirati su per parecchi piani senza nessuna autorizzazione e nessun controllo, pinete che diventano appartamenti e… e vedremo dove andremo a finire, e soprattutto a pregare.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *