Un tempo la radice del pino non era un problema. Oggi lo è, perché? Basterebbe un ragionamento elementare, ma ragionare non va più di moda.
Provate a fare mente locale. Se le radici dei pini fossero così invasive e pericolose, allora fino a qualche anno fa, a partire da noi residenti tutto l’anno, sai quanti problemi e quanti danni alle auto avremmo avuto e quanto saremmo inciampati noi che facevamo le compere a piedi tutti i giorni? Mai successo nulla di che. Provate a rifare mente locale.
Zone pinetate dieci volte più di adesso, come Viale Matteotti e l’Anello del Pino, sarebbero state pericolose dieci volte di più, eppure ci passava il circuito delle moto! Tutti incidentati, tutti morti? Un circuito suicida? Le strade di Milano marittima erano una fabbrica di invalidi? Ma fatemi il piacere… Certo che una tantum qualcuno cadeva, non lo nego.
I marciapiedi, molti punti di Milano Marittima manco lo avevano il marciapiede (vedi foto), erano sentieri veri e propri… Eppure la gente girava in abito da sera, le donne addirittura in abito lungo… Evidentemente volavano…
IL PINO È IL NUOVO CAPRO ESPIATORIO
La storia dei pini sempre più pericolosi, come da ultima vicenda riportata in questo link dal Carlino del 22 Giugno 2022, con la condanna del Comune e del suo dipendente per la caduta e relativo risarcimento di una signora di Forlì nel 2015 sembra, più che una notizia, una voglia di mettere le mani avanti per giustificare nuove massicce demolizioni di alberi. Per la serie sempre più gente si fa male, il Comune non può affrontare tutti i risarcimenti, seghiamo a man bassa e togliamoci il pensiero, davvero alla… radice! In realtà è proprio un problema di radice ma che va inquadrato in altra prospettiva, che non fa comodo vedere a nessuno.
Purtroppo le radici non hanno più modo di espandersi naturalmente a causa della cementificazione e dei nuovi restyling dei marciapiedi, quindi cercano sfogo e si alzano dove possono in verticale, piuttosto che in orizzontale.
Il discorso è più complesso ma in sostanza è così. Quando avevamo ancora i vecchi marciapiedi a opus incertum i problemi erano molto meno. Coi nuovi marciapiedi, prima con le mattonelle quadrate bianche e poi i mattoncini rosa, è peggiorato tutto. Se si segano le radici, quelle che restano sfogano dove possono.
Il problema è lo stesso per strada. Il problema è la scarsa o sbagliata manutenzione delle strade. Ha ragione il Carlino a scrivere di “impetuose radici”.
PAVIMENTARE E BASTA NON È LA STRADA GIUSTA
Non avevamo bisogno del report denuncia sul pericoloso degrado del Matteotti avvenuto nonostante le sollecitazioni andate inascoltate, vedi Carlino del 22 Giugno 2022. Non lo volete vedere e non lo volete capire che questa è una Milano Marittima di mera propaganda e carta pesta, dove invece di mettere i marciapiedi in sicurezza li si pavimenta di piastrelle con incise le poesie di Ungaretti come fu per il restyling di Viale Forlì.. Cazzate inutili.. Ma tanto glamour.
Proprio il Matteotti, teatro della vicenda della povera signora forlivese, nel 2017 fu oggetto di un ennesimo intervento come sempre strombazzato, ma chi tuttora gira per Milano Marittima vede che siamo messi sempre peggio. Nell’articolo propaganda sul Corriere del 14 Febbraio 2017, si parlava di un nuovo viale dove sostare sicuramente e difatti si sosta cadendo….
Ripeto, strano non pensare a come mai avendo lungo i viali e le traverse, in aree private e davanti ai negozi, dieci volte meno pini di anni fa, abbiamo dieci volte più problemi, una proporzionalità inversa.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi
Fino a 5 anni fa ero un residente della zona amati in Via del Caravaggio ed uno dei pochi col Pino ancora davanti a casa. Ho notato che i problemi iniziavo ad averli da quando c’è stata la costruzione selvaggia di appartamenti con il garage interrato. Da quel momento le radici hanno iniziato ad alzarsi. Oppure le potature criminali dei pini o il taglio selvaggio delle radici per fare parcheggi a pagamento.