Logo ad hoc, un comitato ad hoc, eventi interconnessi ad hoc. La propaganda distorta per i 110 anni di Milano Marittima è sempre in agguato.

Per i 110 anni di Milano Marittima, come per i 100 anni o tante altre occasioni da quando, da fine anni ’80 inizi ’90, si è iniziato a imbastire una vera vulgata, sempre ad hoc, su cosa bisogna credere e sapere di Milano Marittima, alla faccia della realtà storica ed economica nonché paesaggistica.

Posto che gli eventi saranno sempre dello stesso genere, con gli immancabili mercati e mercatini più o meno straordinari, posto che sarebbe da capire chi sarà chiamato a far parte dell’eventuale comitato, dato che di Milano Marittima ormai siamo rimasti 4 gatti e il restante non si sa a che titolo possa ergersi a rappresentare, addirittura storico, l’idea tipicamente cervese di mettere tutto a rendita con la scusa della cultura è ormai storia vecchia. I più fulgidi esempi: la ripresa della consegna del sale al Papa e l’enfasi sullo Sposalizio del Mare; tutto a uso marketing piuttosto che identitario.

NEANCHE PER I 110 ANNI DI MILANO MARITTIMA SI RACCONTERÀ LA VERITÀ SUL PASSATO DI MILANO MARITTIMA

Su Milano Marittima ci racconteranno sempre la solita favola omettendo punti essenziali che non fanno fare bella figura a Cervia. Si potrebbe iniziare dal 1924, quando già c’era stato il primo attrito coi fondatori Milanesi (qui la storia della fondazione di Milano Marittima) e la restituzione di parte della famosa concessione. Attriti che hanno fatto si che quasi tutti i fondatori decidessero di lasciare Milano Marittima e le ville, molte delle quali poi addirittura demolite dal boom turistico cervese del dopo guerra, altro che tour della Milano Marittima Liberty, non fatemi ridere!

Poi la campagna davvero indegna contro il fondatore Palanti, che anche lui lasciò Milano Marittima dopo tanta infamia, altro che le favole del “e nòstar pitòr“… La strada prima a lui dedicata, poi cancellata, come si voleva cancellare addirittura il nome stesso di Milano Marittima con il supporto pseudo culturale di Aldo Spallicci che scrisse parole davvero brutte sui fondatori e la necessità di eliminare il toponimo che oggi piace tanto pronunciare per sentirsi vip.

Il regalo del Comune di Cervia per i 50 anni di Milano Marittima nel 1962 era distruggere la pineta dietro le traverse, peggio del tornado del 2019, per fare in parte un parco giochi, in parte una nuovissima lottizzazione. Fortunatamente si mise di mezzo Italia Nostra! Chissà perché tutte queste cose, e tanto altro, nei libri e nella paccottiglia di propaganda stampata a go go non la trovate mai. Stranamente i cervesi dicono di non ricordarla ed è strano non aver buona memoria con tutto il pesce che si mangiano da generazioni…

IL LOGO MAI USATO

Solita propaganda per i 110 anni di Milano Marittima
Carlino 14 Dicembre 2014

L’idea di brandizzare Milano Marittima, magari con grandi marchi di moda, fu una sciocchezza già avanzata nel 2014 (cfr Carlino 14 Dicembre 2014) senza capire che Milano Marittima era uno stile e non una moda. La differenza è sostanziale, non lessicale. Un bando per un logo di Milano Marittima brandizzata vi fu nel 2013 (cfr Cervia Il Giornale della città del Febbraio 2013), logo che mi pare non fu mai sfruttato, ma potrei non aver buona memoria.

Solita propaganda per i 110 anni di Milano Marittima
Corriere 11 Marzo 2019

Per non dire del 2019, allorché si fece rappresentare Milano Marittima identificandola tout court col Papeete (cfr Corriere 11 marzo 2019), dicendo che serviva ad esportare il nome Milano Marittima in tutta Europa, come se ci fosse mai mancata proprio la clientela internazionale nella vera Milano Marittima ante marcia indietro…

Insomma, siamo sempre lì, propaganda, propaganda e ancora propaganda, 4 linee guida di comodo e di facciata per indottrinare la gente, a maggior ragione che è tutta gente nuova a livello turistico ed è facile fargli bere tutto facilmente, cosa che sarebbe stata molto più difficile con la clientela storica e la presenza altresì di più storici residenti ed operatori testimoni diretti di tanti passaggi chiave della località…

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

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