L’Anello del Pino di Milano Marittima, dal progetto di parco multifunzionale a quello di megaparcheggio a pagamento.
“Un nuovo modo di vivere un’area verde di grande prestigio”, così vi avevano presentato l’Anello del Pino fra il 2014 e il 2015. Adesso siamo nel 2022 e la vivrete davvero in un modo nuovo, ma non da parco multifunzionale, ma da enorme parcheggio a pagamento (qui l’articolo con i dettagli e gli abbonamenti).
La bellezza di ben 357 posti (Corriere 14.01.2022) fra parte anulare e tratti a mare delle traverse (che qualche pirla chiama stradelli). Quindi all’Anello del Pino, dai e dai, ci saranno alla fine più parcheggi a pagamento che pini.
IL PRECEDENTE PROGETTO DELL’ANELLO DEL PINO
Avevano scritto di “un progetto fiabesco” (Voce 18.6.2014) e già prevedo non poche fiabesche incazzature. Lasciando perdere poi la solita propaganda “ogni pino sarà conservato gelosamente” (Corriere 16.6.2014).
Un progetto di parco multifunzionale che doveva durare 9 anni, cioè proprio fino ad ora. Quindi doveva essere ancora lì, invece è durato un’estate e oggi… via di righe blu! Anzi, le righe blu non ci sono ancora, forse per farle si aspettano i turisti e il caos di Pasqua per favorire le riapertura delle attività limitrofe, però da almeno una settimana le colonnine per pagare le hanno già messe su.
Si era detto ai tempi che vi si sarebbe dovuto trovare un percorso vita, teatrino, recinto animaletti, zona skateboard, area cultura, una iniziativa che nei fatti fu poi realizzata molto ma molto diversamente e in minimi termini rispetto al progetto presentato (vedi Riviera di Cervia n.6 Luglio 2014) ed è meglio che mi taccio perché sono un signore e voglio restare tale…
Doveva essere inaugurato il 30 Maggio 2015 ma nel Febbraio 2015, però, ci fu una pesante burrasca con conseguente mareggiata e strage di pini. Il Corriere 12.2.2015 scrisse per l’Anello del Pino di “vuoti incolmabili”, il Carlino contò 130 pini caduti, eppure… Eppure posso dire che fra il 26 e il 29 Gennaio, e non solo li ma anche davanti casa mia e in Piazzale Torino, le moto seghe erano già andate alla grandissima arrivando a lavorare anche 11 ore al giorno, quindi dar poi tutta la colpa della strage alla burrasca successiva francamente… E all’anello dei pini le moto seghe tornarono ancora il 2 Marzo sempre del 2015. Traete voi le debite conclusioni…
IL PROBLEMA DEL PARCHEGGIO SELVAGGIO
In teoria da questa estate 2022, con i controlli dei pedaggi, dovrebbe cessare una volta per tutte il parcheggio selvaggio e strafottente sui marciapiedi dell’Anello del Pino lato opposto al mare e nelle aree pinetate, sia quelle esistenti che quelle sparite per farci delle case.
Decine di auto e addirittura camper. Un’abitudine recente come la solfa della mancanza di parcheggio, che francamente anni fa nessuno di noi sentiva, e dire che c’erano molti più alberghi e pensioni, quindi più gente che aveva bisogno di posteggiare. Solo fra Terza e Dodicesima Traversa ricordo Castagnoli, Napoleon, Serena, Lucciola, Savoia, Onarmo, Touring, Aura, Geranio Principe, Esperia, Esmeralda, Villa Grazia, Giardino, Locanda dei Pini, Adriana, Patrizia, Argentina, Nautilus, Saratoga, Viviella…
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi