Le Saline di Cervia hanno un legame con la famiglia Mussolini che nessuno finora ha mai evidenziato.

I cervesi, specie ultimamente, hanno rivalutato vari aspetti e momenti della loro storia più che altro a scopo di marketing, più che spinti da un vero interesse ancestrale. Quando ero bambino, quasi era vergogna la discendenza dai due grandi ceppi, salinai e pescatori, stigma di secoli di miseria nera, che come ricorda anche qualche storico onesto, riguardava anche i piccoli nobili paesani. Adesso si è passati alla mitizzazione e, francamente, nonostante certe esagerazioni, è bello che finalmente ci si interessi alla propria storia.

IL LEGAME DI MUSSOLINI CON LE NOSTRE LOCALITÀ

Le Saline di Mussolini
Le Saline di Cervia in una foto di Thomas Venturi

Le saline cervesi sono nel DNA della città e hanno un legame con la famiglia del Duce di Predappio che nessuno finora ha mai evidenziato, e del resto proprio sul Ventennio a Cervia nessuno ha mai prodotto nulla per non scomodare troppi altarini creati a Ventennio finito. Mussolini fece anche una visita ufficiale a Cervia registrata dal Cine Giornale dell’Istituto Luce del 30 Giugno 1938.

Rimaneva l’astio per la vicina Milano Marittima, legatissima al fascismo, non fosse per le colonie fra cui la Varese, definita da vari storici come la più bella in assoluto, e poi i vari progetti realizzati e non, passando dalle ville di famosi gerarchi e delle loro famiglie come Balbo, Grandi, Muti, ecc.

Le Saline di Mussolini
La villa di Italo Balbo a Milano Marittima (oggi Hotel Terminus)

Lo Stadio dei Pini e la chiesa di Santa Maria della Vittoria, poi Stella Maris, sono altri testimoni, come la splendida villa Perelli poi Grand Hotel Touring. In ultimo il progetto dell’autostrada che doveva collegare Milano Marittima a Forlì e alle Terme di Castrocaro in una vision di wellness ante litteram che coniugasse mare e montagna, balsamica aria di mare e di pineta con i benefici delle terme.

Le Saline di Mussolini
La statua del Duce nei progetti della Colonia Varese

Se anche la grande statua del dittatore alla Varese rimase sulla carta, sulla carta rimane anche la presenza a Cervia di un antenato del Duce, nonostante nessuno ne faccia menzione.

FACCIAMO UN PASSO INDIETRO

Nei suoi scritti Mussolini dice che i suoi avi erano dei ghibellini bolognesi cacciati dai guelfi e rifugiatisi nella valle sopra Forlì. Il che è possibile, perché Forlì era la più importante città ghibellina romagnola, e non pochi bolognesi vi erano arrivati esuli. Comunque, prima della cacciata, che fra l’altro coinvolse anche la mia famiglia, i Mazzi, ramo cognatizio dei Carbonesi, è storia che nel 1260 il Comune di Bologna si fosse riservato tutti i diritti sul sale di Cervia, e che nel 1269 avesse mandato proprio un Giacomo Mussolini a reggere le saline in suo nome.

Quando il Comune concesse al Duce la cittadinanza onoraria in occasione del primo anniversario della marcia su Roma, forse nessuno ricordava più questo precedente. Un precedente che io feci presente ad Alessandra Mussolini quando l’8 Luglio del 2016 le feci visita durante il suo soggiorno all’Hotel Palace.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

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