Grazie a “La Notte Europea dei Ricercatori”, le nostre guide dei Bunker Tour hanno visitato l’interno del bunker a Cervia in ristrutturazione.
L’opera meritoria dei volontari e dei ricercatori in ambito storico, condotta con inesauribile passione nel corso di questi anni, e che ha portato al censimento e alla pulitura delle fortificazioni in cemento armato della Linea Galla Placidia, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, vede già da tempo il coinvolgimento delle istituzioni, in un’ottica di studio, ricerca, tutela, valorizzazione e fruizione di questi reperti storici.
In una tiepida serata di inizio autunno si è svolta, con la collaborazione del Comune di Cervia e di un gruppo di volontari, “Rinascimento Ravenna – la Notte Europea dei Ricercatori”, un’iniziativa promossa e finanziata dalla Comunità Europea, che vede coinvolte le università locali nell’ottica di esporre alla cittadinanza i progetti e le ricerche che si svolgono negli atenei.
Tutti noi, cittadini, turisti e operatori del turismo, possiamo liberamente visitare gli esterni di quello splendido museo a cielo aperto (Scopri qui i nostri Bunker Tour) che si snoda tra il canale di Cervia, il lungomare e le vie limitrofe, testimonianza tangibile dell’occupazione del territorio da parte delle truppe tedesche durante il Conflitto Mondiale.
La serata di ieri, invece, è stata speciale perché, in via del tutto eccezionale, ha permesso di visitare anche l’interno del Regelbau 668, il bunker di comando radio che si trova in via Mascagni, sul lungomare.
Questa è stata l’occasione per presentare un importante progetto, che verrà avviato nei prossimi giorni e che vedrà il diretto coinvolgimento di Camillo Tarozzi, un noto e apprezzato restauratore di opere d’arte, i cui lavori di reintegro riguardano capolavori che vanno da Cimabue alla Street Art.
ALL’INTERNO DEL BUNKER A CERVIA
Dopo una breve introduzione da parte del Prof. Luca Ciancabilla, ricercatore e docente presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, Campus di Ravenna, siamo potuti entrare dentro al bunker.
L’emozione di varcare la soglia è stata grande, soprattutto vedendo le scritte ancora presenti, vergate di proprio pugno dagli occupanti, come il nome di donna a cui probabilmente è stato dedicato il bunker, Erica, inciso sull’architrave all’ingresso o il numero di identificazione del manufatto, 668, presente in un elemento metallico inserito nel calcestruzzo.
Ma la cosa più strabiliante, il vero oggetto del restauro, è il dipinto sulla parete interna che raffigura due colonne, su ognuna delle quali è raffigurato un animale, un gatto e un cane, separate da una corona e una scritta in tedesco, a caratteri gotici, che riporta un aforisma di Schiller, leggermente modificato, che recita:
“È pericoloso svegliare il gatto,
i denti del cane sono fatali,
ma la cosa più pericolosa di tutte
è l’uomo nella sua follia”.
Ogni volta che leggo questo componimento, mi viene da pensare all’animo dei soldati reclusi dentro il bunker, in angosciosa attesa degli eventi, con il timore di uno sbarco da parte degli Alleati e la consapevolezza della brutalità della guerra che, comunque vada, porta dolore, morte e distruzione sia tra i vincitori che tra i vinti.
L’APERTURA AL PUBBLICO DEL BUNKER
Il progetto è importante e ambizioso: l’esito porterà alla possibilità di poter visitare, in futuro, l’interno di questo elemento importantissimo della storia locale e nazionale e noi non vediamo l’ora che venga concluso per potervi portare al suo interno!
Se ti interessa la Seconda Guerra Mondiale, domani Domenica 26 Settembre, vieni con noi sulle tracce dell’aeroporto alleato nella pineta di Milano Marittima. Prenota sul sito Riviera Experience.
Serena Zecchini