Per rispondere al perché cadono le stelle a San Lorenzo, partiremo raccontandovi una storia che ha quasi 2000 anni.
Lorenzo era uno dei sette diaconi di Roma e venne assassinato nel 258 d.C. durante la persecuzione voluta dall’imperatore romano Valeriano.
Nei primi giorni di agosto di quell’anno, l’imperatore Valeriano aveva emanato un editto, secondo il quale tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi dovevano essere messi a morte. L’editto fu eseguito immediatamente a Roma e Daciano, prefetto dell’Urbe, fu ucciso il 6 agosto insieme a quattro dei suoi diaconi, tra i quali Innocenzo. Quattro giorni dopo, il 10 agosto, fu la volta di Lorenzo, che aveva solo 33 anni.
Secondo la leggenda popolare, il suo pianto ci cade addosso lo stesso giorno ogni anno, sotto forma di stelle cadenti, simbolo evocativo dei carboni ardenti dove pare fu sacrificato.
COSA SONO LE STESSE CADENTI
Leggende a parte, per capire il perché del fenomeno delle stelle cadenti, bisogna partire dal fatto che esse sono meteore, frammenti di asteroidi o altro corpo celeste che, penetrando l’atmosfera terrestre, si incendiano a causa dell’attrito prodotto dalla velocità.
La scia che vediamo nel cielo altro non è che la luce emessa dalla progressiva “polverizzazione” (passatemi la brutale semplificazione) della meteora che, incendiandosi, tenderà a perdere massa fino a scomparire man mano che avanza nell’atmosfera terrestre. In alcuni casi, è capitato che frammenti di meteore siano arrivati fino a terra, scatenando una vera e propria corsa al reperto.
PERCHÈ CADONO LE STESSE A SAN LORENZO
Fin qui tutto chiaro no? Ma perché a San Lorenzo ne cadono di più? Semplicemente perché la terra, tra la fine di luglio e il 20 di agosto, nel percorrere la sua orbita intorno al sole, si trova ad attraversare lo sciame meteorico delle Perseidi. Al di là della ricorrenza di guardare le stelle cadenti il 10 di agosto, questa data non è in realtà quella più densa di passaggi, che è invece il 12 di agosto, data in cui si registra una media di circa un centinaio di scie luminose osservabili ad occhio nudo ogni ora.
Il mito di guardare le stelle cadenti la notte di San Lorenzo si deve al fatto che tale giorno coincide con il passaggio di uno sciame metorico tra quelli più facilmente osservabili tra tutti quelli incrociati dal nostro pianeta nel corso della sua rivoluzione intorno al sole.
EXTRA: PERCHÈ SI GRIGLIA A SAN LORENZO?
La tradizione di grigliare a San Lorenzo si deve al fatto che, pare, il diacono sia stato sacrificato sui carboni ardenti e, anche se questo può sembrare un po’ di cattivo gusto, il fatto di grigliare nasce per rendergli omaggio.
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Thomas Venturi