Dalla pineta di Milano Marittima spunta una piastrina di riconoscimento tedesca.

Il sottosuolo dell’ex aeroporto alleato di Milano Marittima ha restituito dopo quasi ottant’anni una piastrina tedesca, metà per l’esattezza e non è un buon segno per chi l’ha portata. Un reperto davvero interessante, di quelli preferiti da noi ricercatori perché ci danno la possibilità di aggiungere piccoli tasselli nella ricostruzione della storia della nostra città nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.

piastrina tedesca
Piastrina tedesca. Ritrovamento di Filippo Lucchi

LA PIASTRINA TEDESCA

La piastrina di riconoscimento serviva per riconoscere il soldato caduto in guerra. Nell’esercito tedesco era di forma ovale e, passando un cordino nei due fori superiori, veniva appesa al collo. Di uguale forma le piastrine delle SS e dell’Aviazione, più piccole quelle della Marina Militare.

Trovarle a metà non è mai un buon segno, significa che il soldato ha perso la vita in guerra; una parte veniva consegnata al comandante di compagnia, l’altra rimaneva sul corpo per eventuali scopi di identificazione postuma.

La piastrina tedesca ritrovata dal nostro collaboratore Filippo Lucchi ha inciso la scritta 1.Krf.Ers.Abt.20, ovvero 1° Kraftfahr Ersatz Abteilung, che tradotto sarebbe Primo Reparto di Riserva Motorizzata. Sotto vi è la cifra 6528, questo era il numero identificativo del soldato. Stando ad una disposizione dell’Oberkommando des Heeres il gruppo sanguigno viene riportato sulle piastrine a partire dal luglio 1940 e nel caso del nostro soldato è lo “0” che potete vedere all’estrema destra del reperto.

UN PO’ DI STORIA

Il dipartimento Primo Reparto di Riserva Motorizzata è stato istituito il 26 agosto del 1939 presso l’area di addestramento militare di Stablack in Russia. Poco dopo l’istituzione fu trasferito varie volte, prima a Osterode in Germania, Praga, di nuovo Osterode e poi Königsberg (oggi Kaliningrad) in Russia. Nell’aprile del 1943 fu ampliato per diventare il Primo Dipartimento di Sostituzione e Addestramento di Veicoli a Motore. Già a gennaio del 1945, pochi mesi prima della fine della guerra, il dipartimento fu distrutto e sciolto.

In questi trasferimenti non viene menzionata l’Italia ma, come sappiamo per via del ritrovamento, almeno un soldato facente parte a quel reparto fu spedito a Cervia per l’occupazione tedesca di fine 1943, quando iniziarono la costruzione dei bunker tedeschi, molti dei quali ancora oggi presenti (Clicca qui per le nostre visite guidate).

Continueremo a svelare nuovi reperti ma, se te li sei persi, scopri quelli precedenti:

Targhetta Vickers Wellington

Dentifricio Pebeco

Granate Mills

Anello Leone di Giuda

Fregio Corpo Militare Nativo

Thomas Venturi e Filippo Lucchi

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