I Bunker Tour gestiti da Cervia Turismo nella bufera dopo l’interpellanza della Lega che critica le visite guidate.
Devo ammettere, se non fosse stato per un mio caro amico, io ieri quel piccolo articoletto a lato del Corriere di Romagna non lo avrei mai letto. Mi fa piacere, però, al di là che l’interpellanza venga da destra o da sinistra, dall’alto o dal basso, che ci sia qualcuno che si sia accorto che chi ha inventato e iniziato a fare i Bunker Tour nel lontano 2014, sia poi stato messo da parte per motivi inspiegabili.
Ma non si sono accontentati solo di questo, come se non bastasse, sono stato addirittura oggetto di accuse diffamanti riguardo la presunta mancata professionalità in quanto non sono un archeologo, ma archeologo non è neanche chi ha firmato le accuse nonostante, invece, spesso si professi tale.
Nell’articolo riportato sopra ci sono però un paio di errori commessi da chi non è a conoscenza delle persone che stanno dietro a questo blog. Non siamo un’associazione e non ci sono archeologi o guide turistiche, non ne abbiamo bisogno, perché il nostro valore aggiunto è che le ricerche le mandiamo avanti in autonomia con le nostre teste e le nostre mani scavando direttamente nel terreno, quando serve. Non ci serviamo di persone che vengono da Ravenna o Cesenatico per raccontare Cervia e Milano Marittima, perché non c’è nessuno forestiero che vi possa esporre la storia meglio di noi che qui ci siamo nati, cresciuti, con famiglie che appartengono a questa terra da generazioni.
Fra l’altro, addirittura, mi accusano di intascarmi dei soldi perché conduco i miei tour parlando per due ore ad offerta libera… ripeto, offerta libera, le persone alla fine del tour sono libere di non lasciarmi niente!
Evidentemente questi attacchi gratuiti devono avere non solo stupito i lettori (in tanti mi avete scritto messaggi di appoggio) ma anche insospettito e quindi, sicuramente, è da questo che è nata l’interpellanza della Lega fatta a mezzo stampa e che mi ha colto davvero di sorpresa.
Qualcosa di analogo successe proprio in quel 2014 che menzionavo all’inizio, quando pur avendo portato a Milano Marittima RAI Storia per ben due giorni di riprese, nessuno del Comune si era interessato a pubblicizzare l’evento come invece fa sempre per altre situazioni anche molto meno rilevanti.
Un’altra occasione fu la storia del Vialetto degli Artisti, scritta dal Conte (Ottavio Ausiello Mazzi) su questo blog e affissa all’ingresso del Vialetto come informazione per i turisti ma senza citare la fonte.
Thomas Venturi