La raccolta dei bidoni porta a porta è un modo efficiente per riciclare, ma a Milano Marittima potrebbe rivelarsi un disastro annunciato. Ecco perché.
Nella mia vecchia Milano Marittima, un appuntamento sociale e simpatico era la caccia al tesoro che coinvolgeva parecchia gente. Nella nuova Milano Marittima ci sarà un’altra caccia, quella volta a ritrovare i bidoni della raccolta porta a porta, e già mi chiedo chi dovrà cercare, se noi utenti o il personale Hera…
Ieri mattina, Sabato 24 Aprile 2021, (contestualmente mi ha detto che alla Rotonda Primo Maggio c’era una distribuzione di kit alla popolazione) gli addetti Hera, due ragazzi molto gentili e disponibili, hanno bussato al nostro condominio per darci i piccoli contenitori che nei giorni stabiliti dovremo esporre fuori casa la sera per la mattina, quando verranno a svuotarli. Ci hanno lasciato anche tre dépliant, dove siamo invitati ad esporre i bidoncini in aree ben visibili e di facile accesso per gli operatori ecologici. In teoria tutto facile.
LA PREVISIONE DEL CONTE SUI BIDONI
Ho fatto presente che con la stagione turistica, visto l’andazzo che ormai da tanti, troppi, esiste a Milano Marittima, questi bidoni saranno oggetto di immancabili ed innumerevoli vandalismi da parte della ragazzaglia alcolizzata. Sappiamo per esperienza che tutto viale Matteotti e le traverse, specialmente fra le 3 e le 7 di mattina, sono terra di nessuno, un grande corridoio di rientro dalle bevute del centro, con centinaia di ragazzi molesti, urlanti, bestemmianti, orinanti, defecanti, che si danno ad atti vandalici, tipo spostare i cassonetti in mezzo alla strada o addirittura rovesciarli.
E lasciamo da parte pali della segnaletica divelti, specchietti e vetri auto fracassati, sedie di locali buttate nei giardini e tante altre amenità che non si vogliono vedere. Adesso coi bidoncini in plastica leggera l’occasione è ghiotta. Uno dei dépliant scrive, “attenzione, la raccolta differenziata è un obbligo previsto dalla legge e dai regolamenti delle autorità, non abbandonare mai i rifiuti per strada”. Ma se noi la sera esporremo i nostri bidoncini e la mattina essi saranno presi a calci dai teppisti della movida, chi ne farà le spese? Saremo noi cittadini ancora una volta a dover pagare ogni volta nuovi contenitori? O sempre noi cittadini saremo magari accusati di non fare il nostro dovere e di non essere collaborativi allorché gli addetti non troveranno i bidoncini o li troveranno buttati per strada?
SENZA CONTROLLI SARÀ UN DISASTRO
Più che altro, ci saranno finalmente dei controlli notturni negli orari più sensibili della movida che sono le ore del rientro nei bivacchi fra le 3 e le 7 di mattina? O dovremo fare dei video per testimoniare che siamo stati ogni volta vittime e non autori del mancato funzionamento corretto del servizio? Da anni fate tutti finta di non vedere, la censura anti democratica ed ipocrita va per la maggiore, ma la realtà di Milano marittima in estate è questa, da oltre 20 anni non abbiamo più quel turismo, specialmente tedesco, non solo educato ma sensibile a questi temi ecologici e di rispetto di politiche avanzate per il comune benessere. La mia qualità della vita e di altri come me è sempre più scadente, altro che propaganda. Quando si prendono decisioni bisogna poi vedere quanto esse siano praticabili, caso per caso, e Milano Marittima non è il quartiere di città che volete venderci, è una realtà a parte, e purtroppo ha suoi problemi specifici.
Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi