É uscita in queste ore, nonostante il fatto risalga a qualche giorno fa, la notizia del ferimento di un quattordicenne a seguito della raccolta di uno strano frammento di fosforo ritrovato a Milano Marittima.

IL FRAMMENTO DI FOSFORO RITROVATO A MILANO MARITTIMA

Il ragazzo, colpito da quella strana pietra nella sabbia, l’avrebbe raccolta e, una volta salito in macchina con la madre, questa avrebbe iniziato a scaldarsi a tal punto da incendiarsi. Nel tentativo di gettarla dalla macchina avrebbe riportato delle ustioni alle mani, con conseguente ricovero al Bufalini. La stampa locale riporta che il quattordicenne sarebbe poi stato dimesso già il giorno dopo e quindi non dovrebbero esserci particolari conseguenze. Speriamo!

frammento di fosforo ritrovato a Milano Marittima

L’ATTENZIONE AL PRIMO POSTO

Al di là degli auguri personali che faccio al ragazzo che si è trovato a vivere questa malaugurata avventura, vorrei approfittarne per fare un po’ di chiarezza riguardo al territorio nel quale ci troviamo.

Spero che quanto sto per scrivere possa essere di aiuto a futuri “curiosi” che raccolgono “strani oggetti” da terra.

DA DOVE ARRIVA IL FRAMMENTO DI FOSFORO RITROVATO A MILANO MARITTIMA

Si è detto sulla stampa locale che quel frammento di fosforo (ricordiamo che era contenuto in ordigni e proiettili in larga parte) possa essere stato spinto dalle mareggiate avvenute nel corso dell’inverno. Certo, può essere tutto, con un bel giro di correnti potrebbe arrivare anche il timone del Titanic davanti al Kalumet, ma la realtà è, per una questione di probabilità legata ai fatti avvenuti nel nostro territorio, un’altra.

Dobbiamo prendere atto di una cosa: durante la Seconda Guerra Mondiale Cervia e Milano Marittima sono state un punto nevralgico avendo ospitato prima i tedeschi e poi gli inglesi.

Ognuno con i suoi armamenti e i suoi mezzi. I tedeschi in tutta la nostra zona, dalla statale alla spiaggia, disseminarono il terreno con migliaia (trovai un documento che ne stimava 10.000) di mine antiuomo per difendere questa parte di Linea Gotica sulla quale non si sono nemmeno risparmiati a costruire decine di bunker a difesa della costa.

Gli inglesi, d’altro canto, non hanno fatto certo di meno e sono stati proprio loro a disboscare gran parte della nostra pineta che costeggia il Viale Matteotti per creare un aeroporto per sostenere l’avanzata dell’Ottava Ormata nel nord Italia.

Milano Marittima, Marzo 1945. Uomini del 3° Squadron RAAF seduti su alcune bombe.

Quindi, facciamo i conti dell’oste: abbiamo avuto mine, armamenti di vario genere nei bunker e nelle trincee, bombe da aereo da 230Kg e proiettili antiaereo, è più che normale che qualcosa si possa ancora trovare.

I RITROVAMENTI RECENTI

Guardando soltanto agli anni recenti sono stati almeno un paio i fatti di cronaca documentati: nel 2009 a seguito del ritrovamento di una bomba da aereo nel giardino delle scuole Mazzini e il ritrovamento nel 2014 di una bomba al fosforo vicino al Kalumet.

Ora, non è mia intenzione allarmarvi ma voglio lasciarvi qualcosa di più utile di un allarme, voglio che voi e i vostri bambini abbiate la consapevolezza del luogo dove abitiamo e che questa consapevolezza possa rendervi più giudiziosi quando troverete un giorno uno strano oggetto nel terreno.

Non voglio neanche dire che dovete stare attenti ad ogni passo che fate ma, Cervia e Milano Marittima, non sono proprio il luogo ideale dove raccogliere strani oggetti, soprattutto in spiaggia e in pineta.

Uomo avvisato, mezzo salvato!

Thomas Venturi

Se sei interessato a sapere cosa succede a Cervia, Milano Marittima e dintorni, ti invitiamo a leggere la sezione dedicata all’attualità

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