Cantico a Milano Marittima si interroga su qualcosa di semplice: Milano Marittima era più conosciuta un tempo oppure oggi? La parola al Conte.
“Milano Marittima nel 1964, nel mondo, non la conosceva nessuno”. Con questo stupido commento, destituito da ogni riscontro storico, qualcuno che abita ai limiti di Cervia ma dove oggi la nuova generazione invece tiene assai a cambiare la toponomastica e dirsi parte della Città Giardino, chiosava in un filmato proposto da Thomas Venturi su uno dei mitici pranzi acquatici organizzati dal suo leggendario prozio Silvano Collina. Una sparata che riflette l’astio storico dei vecchi cervesi verso Milano Marittima come nella favola la volpe e l’uva per capirci.
WERTHER MORIGI E L’ARTE A MILANO MARITTIMA
Invece di tirarci su una riga nera di censura, ci metto una pennellata di quelle di Werther Morigi, quel pittore a noi legatissimo del quale il sindaco Masacci (1960/1971) scriveva “Per merito dell’artista l’immagine di questi luoghi viene portata per l’Italia attraverso altri paesi europei” facendo eco a quanto aveva già detto il sindaco Allegri (1958/1960) “Nel suo pennello sono racchiuse esperienze di incontri con grandi uomini della cultura coi quali si è trovato a parlare di Milano Marittima sia nei caffè di Parigi che sul nostro Canalino”.
Sappiamo che nel 1956 la sua mostra all’Hotel Internazionale l’aveva inaugurata Ungaretti, venuto dal Venezuela, e nel 1963 Prevert era rimasto ammirato dei nostri paesaggi assieme a Josephine Baker e a Catherine Deneuve. Oui Catherine Deneuve ammiratrice anche di un grande fotografo di Milano Marittima caro amico di famiglia, Nando Cioffi (Quarta Traversa). Fra l’altro il 1964 è anche il primo anno di quella mitica gara motoristica che non era propriamente come la gara dei sacchi della parrocchia di Cannuzzo o Pisignano, visti i nomi dei partecipanti. E poi ci sarebbe da scadere in una noiosa lista di grandi cognomi di industriali internazionali, grandi aristocratici del blasone o della cultura…
UN CANTICO PER MILANO MARITTIMA: UN’ODE DATATA 1908
E così fu fin dal principio, anzi prima del principio, dato che già nel 1908, ancora prima della società di Palanti intendo, Massimo Coronaro dedicava al progetto della mia cittadina una vera ode laudativa! Una volta Fellini chiese ad un giornalista “Tu conosci Rimini? No! Nessuno può conoscere Rimini a meno di esserci nato ed averci passato tutta l’infanzia a bighellonare con la curiosità di un topo. Non puoi nemmeno immaginare Rimini!”… Lo stesso posso dire io per la MIA Milano Marittima e mi fanno ridere quelli che mi accusano di nostalgia o vogliono mettersi alla pari nei giudizi e addirittura nei ricordi. Ormai sono troppo abituati a raccontarsela fra loro!
Nel 2012, l’anno del Centenario ufficiale, il Sindaco di Milano Pisapia confessò che lui non sapeva nulla di questa Milano Marittima, che quel Marittima era per lui inspiegabile (Carlino 2.3.2012). Nonostante ciò firmò la prefazione di un libro su Milano Marittima, roba da ridere. Questo per dire cosa?
Che è oggi che Milano Marittima è davvero più sconosciuta nel mondo, perché la sua VERA STORIA sta finendo sempre più seppellita da tutta una fuffa di balle e distorsioni che magari poi prendono anche nomi altisonanti come vip, glamour, fashion, movida ecc.
Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi