In questi giorni di bel tempo e caldo estivo mi sono concesso una passeggiata in spiaggia da Milano Marittima fino al Canale Cupa al confine con Lido di Savio. Arrivato nei pressi del canale mi sono sporto dalla ringhiera per vedere lo stato di quella porzione di bunker tedesco modello Tobruk che era ancora possibile vedere.
Era diverso tempo che non passavo in quel punto, forse anche un anno o due, e ho impiegato un po’ di tempo per capire che fine avesse fatto il bunker, non che prima si vedesse bene per carità, ma almeno era possibile apprezzarne una fiancata che presentava una raffica di mitragliatrice.
Bene, cercandolo mi sono accorto che è comparsa una nuova gettata di cemento in rinforzo alla vecchia struttura già presente, e così ciao ciao bunker per sempre.
Sia chiaro, non voglio alzare una polemica con questo articolo, non ci siamo persi alla fine chissà cosa perché era già pressoché completamente invisibile prima, ma ho scritto queste poche righe solo per dire a chi va in cerca di quel bunker attraverso il nostro censimento, che quel bunker ora non è più visibile da nessuna angolazione.
Thomas Venturi
Parafrasando una frase del grande Toto’ che in uno dei suoi film mettendo alla berlina la burocrazia italiana sentenzio’: “noi qui timbriamo tutto” mi vien da dire che noi qui -cementiamo tutto- purtroppo passeggiando per Milano Marittima si deve constatare che quest mal-vezzo è ancora imperante. Peccato veramente.
Ricordo quel bunker,era collegato ad altri 2 più grandi con una barriera antisbarco alta 2 metri che giaceva su un lato,anche perché la spiaggia non era protetta dagli scogli.
Il mare arrivava ai bunker,allora ( primi anni 70) c’era ancora la colonia ‘mediterranea.
Nella foto dall’alto fatta in ricognizione dalla RAFche ho visto su internet,manca un bunker posto dove ora c’e’ la rotonda davanti dello Stork, e quello sulla 27 traversa vicini alla chiusa.
Un vero peccato.
Tra l’altro ad occhio e croce quel punto sebbene in sponda sinistra del “canalino” potrebbe in effetti appena appena essere dentro il territorio comunale di Milano Marittima -pare anche a me così e spero di non sbagliarmi- il confine dovrebbe essere praticamente lì e seguire in quel tratto una geometria un po’ strana. Capirei se fosse la confinante grande città capoluogo a perdere di vista un aspetto così poco noto di storia in un lembo estremo del proprio territorio, ma magari una amministrazione più piccola con una più vissuta attenzione locale anche nel rapportarsi con le altre istituzioni competenti avrebbe potuto avere la sensibilità non dico tanto ma almeno di interessasri affinché venisse lasciato un segno.
Grazie per la costanza nel segnalare anche questi mutamenti nello stato dei luoghi: è importante.