Le Ville Sgarbi a Milano Marittima in origine erano quattro e tutte uguali. Ecco cosa sappiamo del loro passato.

Le ville, quelle che un tempo erano degne di questo nome, eppure le chiamavano semplicemente “case”, lontane anni luce dai modelli abitativi cervesi delle borgate dei salinari e dei pescatori, oggi modelli riproposti a Milano Marittima per i nuovi ricchi da certi architetti “a schiera”.

Passo almeno 3 volte al giorno davanti alla villa del mio amico di infanzia Giovanni, in viale Gramsci 41, ed eccola lì, l’unica e sola villa liberty di Milano Marittima mai toccata, tale è quale dal principio, dal primo mattone.

Tante le sparite, quasi subito, nel dopoguerra, con una insensibilità colpevole, ville e villini che testimoniavano non solo uno stile architettonico ma un vivere, oggi diremmo vision, che per noi residenti storici è rimasto nel DNA anche in chi come me, ville non ne aveva, di famiglia intendo.

Bello quando Thomas Venturi (fondatore di questo blog) ha ritrovato la rarissima foto delle Ville Sgarbi che erano sull’attuale Viale Ravenna.

Ville Sgarbi, vecchio stile
Ville Sgarbi in Viale Ravenna, Milano Marittima

Oggi ne restano soltanto due, quelle mancati si trovavano dove c’è ora la banca nel condominio difronte alle poste e dove si trova il Caffé della Rotonda. Subito mi è venuto in mente quanto mi raccontava il caro signor Amedeo Sgarbi, di famiglia non cervese, ovviamente, il che riconferma per la milionesima volta che è una balla che Milano Marittima fu fatta grazie ai cervesi e deliri vari…

Una parentela supposta col Vittorio nazionale per comunità di paese come ceppo, ma una parentela certa col proprio nonno che aveva fatto fortuna nel primo ‘900, tanto da farsi la villa a Milano Marittima per non stare a Cervia dove aveva impiantato una vendita di biciclette e addirittura fondato il club Romagna Sgarbi Team.

Allora vicino alla Rotonda Beltramelli, oggi Primo Maggio, abitavano pochissimi, poi piano piano sono arrivati i Bagnara, i Cereda, i Pansecchi, i Mariani, i Chertizza, i Focaccia ecc.

Pensare che per servire le quattro ville, nonno Sgarbi ed il padre fecero battere la strada e misero l’illuminazione. Insomma, un po’ come un altra mia conoscenza che, tirato su con le proprie mani un hotel, sempre con le proprie mani mise un palo della luce rudimentale nell’Ottava Traversa…

Il Conte Ottavio Ausiello

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