Gli anni ’60 hanno segnato la storia di Milano Marittima come nascita e crescita di molte attività commerciali, ricordando con affetto il viale Ravenna, nel quale erano presenti molti negozi di tutti i generi tra i quali l’alimentari dei miei nonni Rosvalda e Fernando Guadagnini al n°25.
Questo piccolo negozio è sempre stato un punto di incontro, non solo per l’acquisto di svariati prodotti di ottima qualità, ma anche come ritrovo di clienti/amici che venivano accolti con cordialità e gentilezza e con i quali si scambiavano quattro chiacchiere.
L’ambiente familiare creatosi nel corso degli anni, portò questo negozio ad avere sempre dei clienti affezionati, soprattutto nel periodo estivo, che era segnato dall’arrivo dei ricchi turisti milanesi e bolognesi. Era consuetudine effettuare il servizio a domicilio, fatto da mio nonno Fernando, il quale consegnava a casa principalmente le casse d’acqua oppure la marce richiesta anche telefonicamente.
All’interno del negozio si potevano trovare molti prodotti tipici dell’Emilia Romagna, tra cui il prosciutto di Parma, che mio nonno andava direttamente a Langhirano per sceglierlo ed acquistarlo. Chi ha vissuto in quel periodo, anche se era bambino, si ricorda ancora il profumo degli affettati che i miei nonni incartavano nella carta oleata, infatti come da citazione “Si andava a far spesa da Guadagnini, l’alimentare più vicino: tagliava fette di mortadella profumate, solo il cartoccio faceva venire voglia di mangiarle” (Massimo Previato, 2018, Milano Marittima con Tonino e Canavin, p. 9).
Nella primavera gli scaffali si riempivano di merce fino al soffitto in previsione dell’arrivo dei bagnanti estivi, per non fargli mancare nulla.
Nel marciapiede esterno all’alimentari venivano esposti gli espositori di diverse forme (cesti, carrelli, piccoli scaffali) con svariati prodotti per attirare i clienti di passaggio.
Negli anni ’60, il fermento economico aveva portato nel viale Ravenna all’apertura di nuovi negozi come per esempio la macelleria di Gilberto Guidazzi (che in seguito ha aperto la tabaccheria), il forno di Giovannini (e in seguito di Barbetta), la frutta e verdura di Manuzzi, il negozio di giocattoli di Suzzi, l’elettricista con la rivendita di bombole del gas di Castrorri, i libri usati di Domenico, il negozio di abbigliamento, la maglieria di Wanda e Cecchino, il cinema Arena Pineta di Mazzolani, il lunapark al campo sportivo e il bar Verdi. Ma con la nascita dei primi supermercati e con lo spostamento della scuola alberghiera tutti negozi, tra i quali anche quello dei miei nonni, sono andati scomparendo lasciando solo un ricordo della vita che animava il viale Ravenna.
Questo articolo è dedicato alla memoria della mia cara nonna Rosvalda Stefani, scomparsa il 7/02/2019.
Con affetto, la nipote.