“Ma che storia è, certo che sei un bel fenomeno anche tu, ma sei in forma ue'”… Ebbene si, è storia di Milano Marittima il Woodpeecker, com’è tuttora un bel fenomeno chi canta questa canzone e altre ne cantava allo Stadio dei Pini oltre 30 anni fa! Ma andiamo con ordine! In tutto sto martellante revival (ormai il cupolone di Milano Marittima è sui giornali più di quello di Roma) che, di fatto, è partito da questo sito assieme a Rai Storia (2014) posso dire che sono “il figlio del Woodpeecker” perché i miei genitori si sono conosciuti lì, quando l’orchestra di mio padre era venuta ad inaugurarlo nel 1968. La più simpatica rassegna dei cantanti famosi passati per Milano Marittima specie negli anni ’60/’70 la troviamo nel libro di foto della famiglia Laghi del “Pineta” (2012). La mia vive dei ricordi dei miei genitori, specie papà, con tutti i suoi ex colleghi e spesso amici, dagli Showmen (ricordate le foto mentre mangiano in mare?) a Gino Paoli, ai Ricchi e Poveri (che lo hanno corteggiato anche l’ultima volta che vennero in piazza Costa, me presente a testimoniare l’insistenza del buon e sfortunato Franco), oppure Anna Oxa, cliente di papà alla Tartana Due (vestiva molto mascolina e mi faceva un po’ impressione). Ma soprattutto Rodolfo, ovvero il mai citato abbastanza Rodolfo Grieco, col cui complesso suonavano alla “Gatta” nel 1972. “Rodolfino” ha scritto pagine di musica memorabili, a partire da Califano, che quando invece era ispirato lui, andava a chiedere consiglio a mia madre, anche in piena notte, squadernando fogli con parole e musica per terra o sull’auto! Del resto anche il mio nonno materno viveva solo per la musica, e aveva dato un calcio a tutto il resto, padre, madre, titoli e sette sorelle sconsolate una più incazzata dell’altra… Se abbiamo sentito fino a farci sanguinare le orecchie la canzone della piccola Laura Pausini agli esordi che allietava le serate cervesi (e tralasciamo il vero tormentone di Piero Focaccia, roba da far concorrenza all’onnipresente Al Bano). Milano Marittima può rispondere con un vero calibro da ’90 avendo ospitato un concerto degli esordi del Blasco alias Vasco Rossi!

Blasco e il figlio del Woodpecker
Maria Sani ricorda quel concerto con la presenza di sole 300/400 persone e Vasco Rossi stava in un camper poco distante con un asciugamano al collo

Era il 3 Agosto 1984 ed era reduce già di due successoni “Vita Spericolata” e “Bollicine” i cui temi ci riportano ad una problematica giovanile che per la Milano Marittima di allora era un altro mondo, oggi è la squallida protagonista, invece, di ogni weekend estivo, la “Malamovida” che infesta le Traverse per lo strazio di residenti, turisti e certi operatori più sensibili (vedi Corriere 16/7/2018). “Vivere è una favola” è la canzone del Blasco (1987) che allora poteva essere il nostro manifesto pubblicitario. Oggi il titolo più pregnante sarebbe “Fegato spappolato” (1979) mentre “Stupido Hotel” (2001) non solo nel titolo, ma anche nell’anno, si potrebbe agganciare a certa politica al ribasso (il prezzo fa la clientela, ve lo dirà pure la Bocconi) che finalmente comincia ad essere stigmatizzata anche da certa dirigenza di categoria (Corriere 17/7/2018). Se è stato riportato solo dalla presunta diretta interessata, che “Albachiara” fu scritta per lei, la presenza a Milano Marittima della signora Parietti ce la ricordiamo solo dalle ospitate del VIP Master in qua, mentre è storica la frequentazione (ospite di amici) del suo ex Bonaga, accessoriato di fratello, due accaniti fumatori per la gioia dello storico tabaccaio Sedioli della Ottava Traversa. Di certo Vasco ha scritto per Patty Pravo, che Werther Morigi diceva essere diventata sua “allieva” proprio durante una passata a Milano Marittima. Alcuni aneddoti del Blasco bambino a scuola, li ho sentiti da una sua insegnante, habitué dell’hotel Residence Touring e nostra buona conoscente, ma quelli li tengo per me. Nel 1984 Blasco era reduce dalla galera, dove oggi invece dovrebbero andare alcuni personaggi che ci hanno massacrato la nostra Milano Marittima chic”. Quanto ad altri nomi, li sapete tutti, forse farà piacere al Sindaco sapere che nel 1976 quando il suo omologo zio Gilberto Coffari premiò Cousteau, c’erano presenti Mia Martini, Aznavour e Bruno Lauzi, mentre altri ricordano i pochi soldi di Lucio Dalla, le fughe di Celentano, e tanti altri nomi e fatti che potrete scoprire spulciando questo bellissimo blog!

Il Conte che non conta

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