Amarcord il Giardino d'Estate
Giardino d’Estate

Se il Grand Hotel Cervia mi ha lasciato fantastici ricordi come albergo, gli “Amarcord” del “Giardino d’Estate” non sono da meno. Come per il Grand Hotel anche il “Giardino d’Estate” posso ricordarlo, non dalla sua nascita, ma solo a partire dal 1956 (allora dodicenne di primo “pelo”). Prima di quella data ho dovuto avvalermi della preziosa collaborazione di colui che, a detta di tutti, è il conoscitore per eccellenza di quel particolare locale: Finchi Riziero. E così Riziero inizia a parlarmi di date, collaboratori, lavori, ristrutturazioni, personaggi, e vedo che il suo viso comincia ad illuminarsi (segno evidente che anche per lui gli Amarcord… sono importanti). Riziero ricorda la nascita (il 1946) col nome di ENAL, ma precisa che solo dal 1950 il Giardino d’Eestate inizia la sua attività di “balera” voluta dalla “Cooperativa Progresso” che acquistò l’area e la villa da Rino Alessi. Al mio fianco, racconta Riziero, (nominato Responsabile Organizzativo e degli intrattenimenti dalla Cooperativa), si sono avvicendati molti cervesi fra i quali: Giovanni Masini (curatore e referente del locale); Todoli Colombo; Piero Maroncelli; Gilberto Belletti (detto “Veleno”); Ivan Corsini; Cecchi Sergio; Mario Siboni (la maschera che conosceva tutti e che tutti conoscevano). A curare la parte gestionale e Amministrativa fu incaricato, dall’inizio dell’attività fino alla metà degli anni ’70, Walter Gallina e in seguito Sergio Fusconi. L’attività in quegli anni, che si svolgeva solo nei mesi di luglio e agosto, era molto blanda, ma già a partire dal 1955/1960, dopo mirati miglioramenti rivolti all’accoglienza e agli arredi, il Giardino d’Estate fu il punto di riferimento dei turisti che affollavano la riviera e il tempio estivo dei “vitelloni” cervesi. (Cino Ricci, Uccio Ventimiglia e altri ancora).

Amarcord, che in quel periodo, dal 1960 al 1974, il Giardino d’Eestate si avvalse di discrete orchestre per intrattenere dal vivo i “bagnanti” italiani, stranieri e romagnoli. Ma i cervesi facevano sempre capolino e…

Amarcord, che gli habitué di allora erano: Manfrini Giorgio, Busignani Enzo, Cusumano Alberto e tanti altri loro coetanei, i quali, supportati dalle musiche di Vittorio Borghesi, i Mokambo, Williamcris, da cantanti e showman del calibro di Gino Paoli, Meccia, quartetto Cetra, Dorelli, Focaccia, Cocky Mazzetti, Gino Bramieri, Walter Chiari, Mike Bongiorno, Beppe Grillo, straziavano cuori a più non posso.

Amarcord, Montanari Giorgio e Mario Cobellini (giornalista RAI), che per molte estati affiancarono Riziero nelle presentazioni e negli intrattenimenti notturni, mentre in pista una nuova generazione di “rubacuori” si faceva largo. ù

Amarcord, Oscar Savelli, Eugenio Romagnoli, Bassi, Lino Brandolini (attuale Direttore della banda cittadina), Massimo Santarelli, il sottoscritto Giorgio Rocchi, Bruno Rossi (Cecconi), Nazario Minotti (Zagato), Lunedei e l’allora Rag. Medri Terenzio (ora Presidente degli Albergatori cervesi e Presidente Nazionale AIS).

Amarcord, che nel 1985 il Giardino d’Eestate venne ceduto ad un noto imprenditore Elio Mordenti il quale cambiò radicalmente la gestione e il “Dancing” Giardino d’Estate divenne “Discoteca” prendendo il nome di “Cotton Club”.

Amarcord, l’amarezza dei molti frequentatori che persero un punto di riferimento e di ritrovo estivo all’aperto, nato per dare una delle tante qualificate risposte turistiche della Città di Cervia.

Giorgio Rocchi

Una risposta

  1. quante belle serate al giardino d’estate. avevamo sempre il nostro tavolo, vicino al complesso perchè eravamo i primi scendere in pista ,eravamo io Rossano Renato,Dante,TOTO ,Dino, quante belle aventure .non avevamo una lira e perciò bisognava trovare ragazze che offrissero loro la consumazione, un negroni era il nostro preferito.Eravamo la banda del bar Milazzo.ho rimasto qualche foto fatte da Crepaldi

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