Scritto da Nino Giunchi

Vi sono le tracce di un villaggio di 3.500 anni fa con fondi di capanne e diverso vasellame di varie misure non tornito. Si trovava nelle vicinanze della pista di Go-Kart “Happy Valley” a Pinarella di Cervia. Quel villaggio col tempo si è sviluppato ed è nata ricca e potente Phycocle il cui nome sa tanto di greco. Ricordata fino al 709 come Ficocle e facente parte dell’Esarcato Ravennate. Questa appartenenza segnerà la sua fine.

La fine di Ficocle

L’arcivescovo ravennate Felice e l’esimio Giovannicio si ribellano alle imposizioni del Papa Giovanni VII succube delle imposizioni di Costantinopoli. Il Papa si rivolge subito all’imperatore del Sacro Romano Impero d’Oriente Giustiniano II. Ed ecco arrivare a Ravenna da Costantinopoli una nave grossa. Talmente grande che i ravennati fanno a gara per vederla. L’Arcivescovo Felice e Giovannicio con molti notabili ravennati sono i primi a salire e vengono imprigionati. Giunti a Costantinopoli si salva solo l’arcivescovo Felice seppur accecato. Tutti gli altri vengono trucidati. La notizia arriva a Ravenna dove prende il potere il figlio di Giovannicio, Giorgio. Questi uccide l’Esarca Teofilato poi avvisa tutte le città della Pentapoli che presto sarebbe arrivata la vendetta di Giustiniano II. Ed ecco che Giustiniano ordina a Teodoro Calliopa, Generale dell’Armata Imperiale, che era di stanza in Sicilia, di assalire Ravenna e le altre città ribelli. Viene messo tutto a ferro e fuoco e Ficocle viene completamente rasa al suolo. Questa storia viene raccontata dallo storico Agnello nel Libro Pontificale Ravennate scritto nel 840. Agnello si vantava di avere fra i suoi avi proprio Giovannicio e quando è stata scritta c’era già la nuova città di Cervia, quella che conosciamo oggi. Anche il cervese Pignocchi la ricorda nel 1750 come anche il Sindaco cervese Bellucci nel 1876.

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