Del Cimitero Militare Tedesco vi avevamo già ampiamente parlato in questo articolo, ma è solo recentemente che siamo venuti a conoscenza di un fatto che andiamo ora a raccontarvi. Come sappiamo, le salme dei 6000 caduti tedeschi nella nostra zona e nei campi di prigionia dell’Enklave Rimini furono trasferite al Passo della Futa perché quel cimitero poco centrava con il rapido sviluppo turistico di Lido di Savio negli anni cinquanta. Ci raccontano, testimoni dell’epoca, che il cimitero fu completamente smantellato e le lapidi, così come tanti altri oggetti, furono imballati e spediti alla Futa.
Tra questo materiale c’era anche la statua di un uomo seduto con una lapide tra le mani e c’è chi addirittura si ricorda di averla vista imballata pronta per essere spedita, ma di fatto, quella statua al cimitero del Passo della Futa non è mai arrivata. Si dice che possa essere finita in un cortile di una qualche villa di Milano Marittima e addirittura su di essa il Volksbund ha messo una ricompensa.
Crediamo che ormai a distanza di oltre settant’anni sia impossibile recuperarla ma chissà che qualcuno di voi non se la ritrovi in un vecchio capanno o sotto un cespuglio di edera e non decida di restituire questo pezzo di storia tedesco/cervese ai caduti ai quali era dedicata.
Thomas Venturi
Bravo. La Pietà per i caduti di tutte le guerre non deve essere dimenticata. Spero molto che la statua, con la toccante testimonianza incisa nella base del piedistallo, tornino a vegliare sui soldati germanici morti in questa parte d’ Italia….ma ne dubito molto.