Il 15 Maggio del 1945 gli inglesi dell’Ottava Armata crearono Enklave Rimini, un’aera che si estendeva da Cervia a Riccione che fu il più grande campo di concentramento italiano di lunga durata degli sconfitti della II Guerra Mondiale che conteneva ben 150.000 prigionieri. Nei due anni che il campo fu aperto si stima che ve ne transitarono fino a 300.000.

L’area coperta dal campo di prigionia di Tagliata

Il comprensorio di Cervia era particolarmente vasto, forse il più grande, basti pensare che i campi di prigionia si estendevano fuori dal centro abitato nelle campagne fino a Castiglione di Ravenna, precisamente nell’area Borgo Pasini, e come confine nord avevano il fiume Savio. Il campo di prigionia di Tagliata si estendeva su 250 ettari di terreni prevalentemente privati fatta eccezione per una piccola porzione che era del Comune di Cervia. Fu aperto il 10 Maggio 1944 ed era diviso in settori denominati 15,16,17 e 18. I settori 16,17 e 18 erano semplici campi di transito, mentre il settore 15 a nord accoglieva i militari russi collaborazionisti (i cosiddetti ost-batallion). Nella parte orientale del campo c’era un allevamento di cavalli, la parte occidentale aveva 60 buche utilizzate come gabinetti, mentre la parte centrale accoglieva gli attendamenti. Il campo di prigionia di Tagliata fu chiuso a fine Novembre del 1945 e oggi non ne rimane più nulla.

Di seguito pubblichiamo per completezza di informazioni la lista dei proprietari terrieri sui quali insisteva il campo di prigionia di Tagliata: Arfilli Giuseppe, Sbrozzi Dino, Ricovero Zarabini, Comune di Cervia, Eredi Baratelli, Gardella Enea, Marconi Giuseppe, Benedettini Natale, Raggi Gianni, Rossi Luigi e Magnani Stefano.

Thomas Venturi

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