Sono le due di notte. Una notte d’Estate di oltre 30 anni fa. I Carabinieri sono chiamati dai residenti del posto, ma non si tratta, come purtroppo avviene sempre più spesso oggi, di ladri e furti. È che nel campetto di Villamarina di Cesenatico stanno giocando a calcio, ed è una partita indiavolata! Sono onesti lavoratori che, vuoi il refrigerio notturno, vuoi che non hanno tanto tempo disponibile, hanno deciso questo exploit, anzi questo derby: i camerieri della Perla vs i camerieri dello Sporting di Milano Marittima! Per i curiosi, finì 1 a 1. Forse di partitelle, prima e dopo, ce ne furono altre, ma questa è quella che ricordo io bambinetto, e come tale non riuscivo nemmeno a situare nel lasso della giornata quell’orario, due di notte, men che meno per giocare! Li conoscevo un po’ tutti quei ragazzi, essendo il mio negozio di fianco allo Sporting e difronte alla Perla. I camerieri della Perla godevano di più prestigio, cambiavano la divisa (o meglio la giacca) tre volte al giorno, ed erano fatte su misura da un sarto di Cesena. All’epoca Milano Marittima era una pacchia anche per il personale, che si assicurava doppio introito. Uno quello ufficiale del datore di lavoro, l’altro ben più sostanzioso derivato dalla mancia dei clienti, che in quegli anni erano signori veri. Oggi abbiamo gente che magari spende 20mila euro al metro quadrato pensando che chi ha una casa a Milano Marittima è automaticamente promosso Signore, però poi, nelle ormai rare occasioni di collette benefiche il piatto piange, e di più piangono gli occhi leggendo le cifre miserevoli che poi vengono propagandate come lauta generosità! Personaggi ” VIP”, membri di categorie sociali ed economiche di grandi numeri che poi si tolgono di tasca uno o due euro, manco un caffè… Poi per esempio vieni a scoprire che (zitti- zitti) i nostri Carabinieri anche recentemente hanno raccolto 3 mila euro per beneficenza (zitta- zitta, da veri Signori, anche quella) loro che hanno magri stipendi rapportati al lavoro che fanno e ai rischi che corrono. Voglio ricordare un gran signore della mia Milano Marittima di un tempo, il Conte imprenditore filantropo Carlo Enrico Giulini. Morto nel 2011, milanese DOC, azionista dell’Inter, padrone del Cagliari, a capo della grande Fluorsid Group cui è intestata anche la omonima Fondazione. Era uno dei non rari habitué di Milano Marittima che lasciava mance pari ad un mese di stipendio nell’hotel vicino casa mia. Oggi invece tanti beniamini della volgarità, tanti VIP del nulla, e anche tanta tirchieria…
Il Conte che non conta
Che dire? Io sono arrivato alla fine di “quella” MM. Ora ci sono dei pidocchi rifatti!!!!!!
più che un commento, un’amnesia… che articoli vendeva nel Suo negozio vicino allo Sporting?
una giovane adulta che frequenta Milano Marittima da oltre 40 anni
La Tartana !
Vero!!!!accidenti…scusi e grazie
Io ci sono cresciuta ed era bellissima anche d’Inverno ! Era Viva !!!!
Ora l’anno fatta morire , non è più prestigiosa e raffinata come una volta ! Era bello lavorarci e fare la stagione venivi pagato bene ! È trattata con rispetto ✊
Sarebbe bello farla tornare come prima
Sono uno dei camerieri dello Sporting di quella partita e la ringrazio del bellissimo ricordo. La giacca fatta su misura dal sarto di Cesena, però, ce l’avevamo anche noi!