Dell’Aeroporto Militare di Milano Marittima nulla è rimasto in superficie, ma ad uno sguardo attento possiamo ancora scorgere diverse cose. Se compariamo i pini della zona che va dalla Settima Traversa alla Via Nullo Baldini, noteremo come questi siano più sottili e quindi più giovani rispetto a tutti gli altri della pineta. Questo è dovuto al fatto che vennero reimpiantati.
A guerra finita l’aeroporto fu smantellato ma non tutto venne portato via dagli Alleati. Per questo motivo nel sottosuolo si trovano ancora oggi reperti di ogni genere come le grelle della pista d’atterraggio, bottoni con effigi, razioni K ed effetti personali di vario genere. Non è da escludere che vi abbiamo seppellito addirittura veicoli guasti o fatti a pezzi, come ne è testimonianza il ritrovamento nel 2005 di gran parte di un aereo Mustang proprio nella nostra pineta.
Ancora oggi in alcune vecchie ville nei dintorni di Milano Marittima è possibile vedere le grelle della pista. Dopo la guerra, infatti, la popolazione le prese per fare i cancelli di casa, recinti per i pollai e tante altre cose di uso comune.
Nelle foto qui sotto possiamo vedere che i segni della deforestazione erano ancora visibili negli anni ’70.
Tra i reperti ancora visibili della Seconda Guerra Mondiale c’è il ponte militare Bailey posto sul Canale della Cupa. L’aeroporto di Milano Marittima si estendeva coi suoi baraccamenti fino a Lido di Savio e questo ponte poteva servire come collegamento tra le due parti. Nel 1981, per via di lavori di deviazione del canale, il ponte è stato spostato e posizionato dove lo vediamo oggi. Questo genere di ponte fu molto utilizzato durante il conflitto perché era composto da moduli che venivano assemblati in maniera piuttosto rapida e poteva reggere il peso dei carri armati.
Un esame più attento del ponte ha evidenziato numerose scritte impresse nel metallo che ne testimoniano la provenienza inglese. Si ringrazia Enrico Palazzo per le seguenti foto.
Nel 2018 era previsto lo smantellamento del ponte Bailey ma attraverso una martellante campagna sui social siamo riusciti a far desistere il Comune di Cervia dal demolirlo. In seguito a questa decisione, il Comune ha provveduto a realizzare il nuovo ponte a fianco preservando il Bailey che, però, oggi versa in stato di avanzato degrado, tant’é che è stato chiuso al traffico veicolare ed è aduso esclusivo di pedoni e biciclette.
Thomas Venturi