La Stella Maris è sprovvista di un campanile ma nonostante questo si sentono riecheggiare le campane per Milano Marittima ogni giorno. Perché?

La chiesa Stella Maris di Milano Marittima, fu costruita tra il 1956 ed il 1959 e fu voluta fortemente da padre Geremia Ronconi, un uomo dalla forte personalità e grandi idee. Purtroppo, padre Geremia non riuscì a realizzare tutto quello che era stato progettato, come per esempio la stazione radio, la sala congressi e mostre d’arte ed il campanile.

Il campanile che non fu mai costruito
Il campanile nel progetto originale del 1956 dell’architetto Carmelo Bordone

Proprio per questo motivo la chiesa di Milano Marittima non ha delle vere e proprie campane ma uno stereo con campane registrate da un’altra città e che vengono diffuse tramite potenti altoparlanti.

PERCHÉ NON FU ERETTO IL CAMPANILE?

innanzitutto, è falsa la leggenda secondo la quale all’epoca ci fu un referendum tra parrocchiani e residenti. Questo fantomatico referendum avrebbe stabilito che, per non rovinare il paesaggio, non si doveva fare il campanile, il che è assurdo. Nessuno si ricorda di questa consultazione popolare, che essendo un vero referendum ecologista anti-litteram avrebbe dovuto, invece, fare storia.

Di certo sappiamo che il dottor Piercarlo romagnoli, che abitava alla Quarta Traversa e aveva sposato Maria Virginia Palanti, era contrarissimo al campanile dietro alla vetrata ed aveva chiesto a padre Geremia che fosse realizzato di lato. La figlia Paola Romagnoli Motta non ricorda né referendum, né raccolte firme ma solo accese discussioni. Inoltre, non ne abbiamo traccia neanche nelle memorie dello stesso padre Geremia, che se la cosa fosse avvenuta davvero, gli avrebbe certamente dedicato almeno una riga nelle sue memorie.

Il motivo dietro al fatto che la chiesa Stella Maris di Milano Marittima non ha un campanile è semplice: finirono i soldi per via del Caso Giuffrè.

Giovan Battista Giuffrè

Giovan Battista Giuffrè era un bancario che lavorava a Imola. Riciclatosi consulente finanziario, prometteva la moltiplicazione dei capitali a chi gli affidava i soldi. Sui suoi maneggi, arrivati a livelli consistenti, fu istituita una Commissione Parlamentare d’Inchiesta per smascherarlo (morirà in miseria in una casa di riposo di Lugo). Il relatore Raffaele Mattioli, romagnolo, in una lettera resoconto a Malagodi del 1959 scriveva “Ma che credevano, che avesse trovato la pietra filosofale?” Innumerevoli i membri del clero vittime del siciliano e dei quali sempre Mattioli scriveva: “Brava gente come i devoti, i frati ed i preti, tutti clienti del Giuffrè”. Fra essi anche il parroco di Milano Marittima padre Geremia Ronconi (1920 -1992) parroco ufficialmente dal 1958 ma già presente ed attivo dal 1953.

Il progetto dell’architetto Bordone fu però realizzato in minima parte, proprio perché sparirono i soldi grazie al Giuffrè, che a Milano Marittima fece anche altre vittime. Il progetto originale prevedeva che sulla sommità del campanile venisse posta una fedele riproduzione della Madonna del Duomo di Milano, la cosiddetta “Madunina”, illuminata da un faro.

Da nostre fonti sicure, sappiamo che il Comune ha intenzione di costruire il campanile ed è già stato disegnato il progetto che però richiederà, nel caso, dei finanziatori.

Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi

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