Dire che la Torre San Michele possa essere ispirata ad un disegno di Michelangelo fa sorgere solo una domanda: avete voglia di ridere?
VOGLIA DI RIDERE PARTE 1: ESSERE SBORONI VS FARE GLI SBORONI
La rivalità fra Cervia e Cesenatico è assodata. Due località per certi versi simili, per altri diversissime. Se Cesenatico si fa un vanto dell’episodio di Garibaldi (che in Romagna non è poca cosa) Cervia, specie nell’ultimo ventennio, ha cercato di farle da contraltare rispolverando nostalgie papaline pregiandosi d’essere la città dei papi.
Da quello dello Sposalizio del Mare (Barbo) a quello che la rifece nuova a fine ‘600 (Pignatelli). Cesenatico fa testo nel mercato ittico nazionale, come altre località adriatiche (vedi Chioggia) ed ha tuttora un’attivissima marineria tipica che anima anche il noto Presepe sull’acqua. Noi abbiamo puntato tutto sul sale, anche perché la marineria cervese ormai è sparita e si sono venduti anche le barche storiche come quella che ospitò Giovanni-Paolo II (cfr. Corriere 3.6.2014).
Cervia molto si vanta della presenza di Arrigo Sacchi, che cervese non è, di contro Cesenatico si vanta di Alberto Zaccheroni che invece di Cesenatico è. Almeno finora nessuno aveva messo in discussione il maggior blasone cesenaticense: il porto firmato Leonardo da Vinci.
Leonardo “IL” genio per antonomasia. Come poter dir di più? E invece no, a Cervia ci siamo riusciti, è venuta fuori una “perla” che finalmente potrebbe non farci più sfigurare a confronto coi cugini d’oltre Zadina.
VOGLIA DI PIANGERE O VOGLIA DI RIDERE: SE LE COSE NON LE SAI, SALLE!
Una notizia storica “bomba” che però non è apparsa su riviste specializzate, o sulla cronaca nostrana, bensì l’apprendiamo in modo molto fashion come va di moda oggi, dall’ultimo numero di “Milano Marittima Life” (Anno 6 Numero 12 Estate 2014) dove a pagina 86 leggiamo che la Torre San Michele “SEMBRA ESSERE ISPIRATA AD UN VECCHIO DISEGNO DI MICHELANGELO BUONARROTI”.
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Già quel “sembra” è tutto un programma, e si potrebbe finirla qui. Ma il giochino del dico non dico funziona sempre. Intanto, basta andare a Portonovo e ci si ritrova davanti la torre gemella della nostra; e chi vuol fare meno strada basta che vada a vedere Castel Sismondo a Rimini per trovare una torre altrettanto simile, segno che o Michelangelo s’era impegnato pochino con la fantasia, o la stessa idea apparteneva a parecchia gente!
Del resto, come in tante cose della vita, l’importante è crederci.
Il Conte che non conta